Sinceramente stretti nel dolore accanto ai familiari, tantissimi giovani hanno gremito ieri pomeriggio la chiesa di San Valentino martire di Fiumicello per dare l’ultimo saluto, in occasione del funerale, a Davide Francescotto, il ventiduenne che nella notte fra sabato 5 e domenica 6 ottobre è tragicamente scomparso a causa di un incidente stradale che lo ha strappato alla vita.

Un fiume di ragazzi e ragazze ha atteso Davide all’entrata della chiesa, lo ha accompagnato per tutta la durata della funzione e, infine, lo ha salutato sull’uscio: ognuno stringeva fra le mani, in segno di profondo affetto e amicizia, un mazzo di fiori bianchi.

Stracolma di persone, la messa dedicata al giovane è stata celebrata in rispettoso silenzio, rotto solo dalla commozione dei presenti.

«Lacrime, dolore, rabbia e sconcerto sono sentimenti più che legittimi perché ogni morte apre una voragine che spezza il legame del presente con il futuro. Questa di Davide è una scomparsa prematura che macchia a fuoco il cuore della famiglia e, in particolare, dei genitori», ha detto il parroco durante la sentita omelia.

«La numerosa presenza di persone testimonia la grande amicizia nutrita nei confronti di Davide, che da ciò che mi è stato riferito ha da sempre avuto buone doti di cuore, la capacità di raccogliere intorno a sé tanti amici mediando fra le differenze che caratterizzano ognuno: è stato un punto di riferimento per molti coetanei e questa è l’occasione, oltre che per salutarlo, per dirgli “grazie” – ha continuato il sacerdote -. La speranza deve essere come una stella nel buio, affinché il male non abbia mai l’ultima parola».

Ai volti rigati dalle lacrime, i tanti giovani presenti hanno risposto con abbracci, strette di mano e pacche sulla spalla: lo strazio della tragedia è stato accompagnato dalla speranza.

Una tragedia che si è consumata nella notte, nel tempo di uno schianto fatale: a bordo della Lancia Y con cui stava rincasando assieme ad altri quattro amici della Bassa friulana, Davide Francescotto è deceduto a pochi metri dalla sua abitazione, in via Trieste, dove risiedeva assieme alla sua famiglia.—