Agenti uccisi, oltre 7 ore di autopsia. Periti di parte per familiari e difesa
Ultimati ieri i lunghi accertamenti necroscopici: l’esito tra 60 giorni. Via libera a corteo e funerali solenni fissati per mercoledì

TRIESTE È durato più di sette ore l’esame autoptico eseguito ieri sui corpi di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego da Fulvio Costantinides, il medico legale incaricato dalla Procura. L’esito dell’accertamento necroscopico avrà un rilievo essenziale nell’ambito dell’inchiesta, contribuendo a ricostruire secondo per secondo la dinamica dell’uccisione dei due agenti in Questura venerdì 4 ottobre: la distanza da cui sono stati sparati i colpi, il calcolo della penetrazione dei proiettili e poi la ricerca di eventuali segni di colluttazione. Ma per conoscerne il responso occorrerà aspettare almeno due mesi: sono 60, infatti, i giorni di tempo per depositare in Procura l’esito e non è escluso che possa risultare necessaria una proroga.
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La doppia autopsia eseguita da Costantinides, affiancato dal medico legale Denny Fuliani, è cominciata alle 9.30 di ieri ed è stata completata non prima delle 17. Nei giorni scorsi, invece, erano stati eseguiti gli esami preliminari, a cominciare da quelli radiografici. Presenti anche i consulenti di parte nominati dai legali delle famiglie degli agenti uccisi e da Francesco Zacheo, l’avvocato che difende l’autore del duplice omicidio, il 29enne dominicano Alejando Augusto Stephan Meran. Zaccheo ha nominato ieri anche un proprio consulente balistico.
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Massimo riserbo al termine dell’esame: «È stato un lavoro lungo e complicato – ha precisato Costantinides – nel corso del quale sono stati acquisiti molti dati su cui adesso bisognerà ragionare». La certezza è che Rotta è stato colpito da quattro proiettili, che lo hanno raggiunto al petto (vicino al cuore) e all’addome, mentre subito dopo Demenego è stato raggiunto da cinque colpi: alla clavicola e al fianco sinistri e alla schiena.
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Il completamento dell’esame autoptico consente alla Procura di formalizzare il nulla osta per i funerali solenni a Trieste, fissati per mercoledì alle 11.30 nella chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo. Ieri si è appreso che il giorno dopo sarà celebrata amche una seconda cerimonia funebre a Velletri, l’ultimo saluto a Demenego che era originario proprio del più popoloso comune dei Castelli Romani.
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Intanto, dopo che la Procura triestina aveva immediatamente inviato una richiesta di informativa alla polizia tedesca, emergono nuovi dettagli sul passato di Stephan Meran in Baviera. Sarebbe risultato formalmente ricercato dal marzo di quest’anno per il furto dell’Audi con la quale – come avevamo riferito nei giorni scorsi –, si era lanciato contro la barriera di sicurezza dell’aeroporto di Monaco, mosso dall’intenzione di prendere un aereo per tornare in patria. Era stato poi fermato e portato in una struttura psichiatrica. Per quell’auto sottratta sarebbe stato spiccato un mandato d’arresto valido solo in Germania, non un mandato europeo. Ciò spiegherebbe perché alle forze dell’ordine italiane non erano mai arrivate informative o segnalazioni sul giovane dominicano che forse avrebbero potuto aiutare quantomeno a farsi un’idea della sua potenziale pericolosità. —
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