A Luciano Gonnelli, Silvia Del Stabile, Alberto Minon, Fabio Cassan e Paolo Puntin l’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato nei giorni scorsi. A coordinare l’inchiesta “Fuoco Amico” avviata dalla Guardia di Finanza di Gorizia è il pm della Procura di Udine Marco Panzeri. Tra le vittime della frode, per l’Isontino, ci sono i comuni di Grado, San Floriano, Cormons, Savogna, Romans, San Lorenzo, Moraro, Staranzano, Capriva, Farra, Dolegna del Collio e Mossa. In provincia di Udine, tra gli altri si contano Fiumicello, Muzzana, Visco, Aquileia, Ruda, Marano, Torviscosa, Villa Vicentina, Terzo d’Aquileia, San Vito al Torre, Aiello, Lignano Sabbiadoro e San Giorgio di Nogaro. Ma nella lista compaiono anche il carcere di Gorizia, l’Enaip Fvg, l’Inps, l’Enaip, l’Archivio di Stato, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e la Croce Rossa.
«L’indagine ci ha sorpreso perché in territorio friulano è difficile immaginare una truffa di queste dimensioni», ha evidenziato il colonnello Giuseppe D’Angelo, comandante provinciale della Guardia di finanza. «Confidiamo che questa operazione possa essere un monito: qui parliamo della vita delle persone», ha aggiunto il capitano Andrea Gilardenghi. —
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