Fridays for future: a Ronchi 400 in piazza
Donata al sindaco una scatola riempita di bigliettini con l’indicazione di azioni da mettere subito in campo: dal fotovoltaico al pedibus
Luca Perrino
Fridays for Future: a Ronchi in piazza 400 ragazzi
RONCHI DEI LEGIONARI. “Fridays for Future”, lo sciopero del clima, ha coinvolto ieri anche Ronchi dei Legionari, unico centro dell'Isontino ad aver dato vita ad una manifestazione che ha coinvolto oltre 400 studenti delle scuole di ogni ordine e grado, assieme ai loro insegnanti. “No Planet B”, dopo un lungo corteo, ha radunato in piazza dell'Unità d'Italia anche alcuni rappresentanti del Movimento Fff e di Legambiente Giovani, studenti delle superiori, quelli della scuola media ronchese, i bambini della scuole primarie (due classi della Da Feltre, due classi della Brumati e due della scuola slovena) e tanti bambini della scuola dell'infanzia che con cartelli di tutte le forme e tutte le misure hanno richiamato l'attenzione sui cambiamenti climatici.
[[(MediaPublishingQueue2014v1) Ronchi dei Legionari, 400 studenti in piazza per l'ambiente]]
«Non c’è più tempo. Dobbiamo darci da fare e dobbiamo farci ascoltare», hanno detto tutti, accolti in piazza dal sindaco, Livio Vecchiet, da altri esponenti della giunta e dalla dirigente scolastica, Franca Soranzio. Coordinati dalla docente Angela Caldarera, i ragazzi delle seconda B e D e delle terza A, C e D della media Leonardo Da Vinci, hanno letto i loro pensieri sull'ambiente, sulla responsabilità personale, sulla necessità di intervenire rapidamente, anche a livello locale.«Possiamo ancora agire e lottare per questo mondo. Ognuno però dovrebbe darsi da fare perché da soli siamo impotenti - hanno detto, definendosi ansiosi e arrabbiati - ma insieme possiamo fare la differenza».
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Sono stati gli studenti della III C a presentare al primo cittadino delle richieste precise per Ronchi: l'incentivazione dell'uso di detersivi biologici, maggiori bidoni per i rifiuti inquinanti, l'installazione di pannelli fotovoltaici con batteria ad accumulo, maggiore severità nel rispetto delle regole dei parchi, l'uso delle borracce in alluminio al posto delle bottigliette di plastica, l'attivazione del pedibus. Al sindaco è stata regalata anche una scatola in cui i ragazzi hanno messo dei bigliettini con scritte le azioni che si possono fare per un riciclo spinto e corretto e uno dei ragazzi, Marco, si è rivolto al primo cittadino ammonendolo. «Tenga conto delle promesse che ci fa».
Prima della chiusura della manifestazione hanno parlato Leonardo di Legambiente Giovani e Rachele di Fff Udine che ha invitato il sindaco e gli altri adulti a firmare la petizione #EmergenzaClimaticaItalia, promossa da Fondazione UniVerde, SOS Terra Onlus, Opera2030 e TeleAmbiente, che chiede che venga dichiarata l'emergenza climatica per l’Italia. Vecchiet, da parte sua, ha riconosciuto che «servono politiche che aiutino il pianeta a rigenerarsi, perché la Terra non può essere solo sfruttato, le risorse non sono infinite», ma ha anche ricordato la virtuosità ronchese. «La nostra raccolta differenziata – ha detto - è pari al 76% grazie a voi, ma bisogna fare di più». —
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