In via Trieste a Gorizia cadono calcinacci dai piloni del cavalcavia
Intervento di messa in sicurezza da parte di vigili del fuoco e polizia locale: «La struttura non è a rischio, ma è necessario effettuare la manutenzione»

GORIZIA Calcinacci di cemento, tondini d’acciaio arrugginiti, coni stradali ovunque, segnali di lavori in corso e, soprattutto, fettucciato biancorosso dei vigili del fuoco con la scritta “Pericolo - Non oltrepassare”. Non sono in molti a frequentare la strada a fondo cieco che passa sotto il cavalcavia di via Trieste, ma quei pochi che la frequentano si sono preoccupati e allarmati dopo aver visto dei calcinacci a terra. Il ponte Morandi di Genova è stato ormai abbattuto, ma il ricordo della tragedia è ancora vivo in tutti, così il pensiero è volato subito là. Tanto che c’è stato chi nel tardo pomeriggio di martedì ha allertato il comando della polizia locale e i vigili del fuoco. Gli agenti della municipale e i pompieri sono subito intervenuti e ognuno, per la propria competenza, ha messo in sicurezza l’area.
I vigili del fuoco hanno rimosso dai piloni di sostegno dell’impalcato stradale tutto il materiale pericolante e hanno delimitato l’area con il nastro bianco e rosso. La polizia locale ha invece posizionato la cartellonistica e istituito il divieto di sosta in corrispondenza dei piloni. Tutte le operazioni sono andate avanti fino oltre le 21 e ora sarà Anas a doversi occupare della messa in sicurezza della struttura; struttura che, come hanno rassicurato i vigili del fuoco, non è in ogni caso a rischio cedimento. Il passaggio del traffico rimane regolare e non è al momento nemmeno in discussione. Certo è, però, che dal comando provinciale di via Paolo Diacono i pompieri sottolineano che il manufatto ha bisogno di manutenzione. Non si può fare finta di niente.
A rassicurare sulla situazione attuale è anche il sindaco Rodolfo Ziberna che, se da un lato è in attesa di trovare il danaro necessario ad abbattere il cavalcavia Ragazzi del ’99, dall’altro spiega: «Non ci sono problemi di stabilità per il cavalcavia di via Trieste. È come la facciata di una casa vecchia: si può sgretolare l’intonaco, ma non per questo rischia di crollare. La situazione attuale, rappresenta piuttosto un problema per i clienti dell’agenzia Giglio e per chi frequenta la strada che passa sotto il manufatto. Comunque, ci siamo già attivati chiedendo ad Anas di provvedere alla manutenzione ordinaria».
L’intervento di via Trieste, in ogni caso, riaccende i riflettori sulla sicurezza di cavalcavia e Ziberna torna sulla questione di quello per Lucinico. «Abbatterlo costa 2,5 milioni di euro. Dalle economie della 56 bis ne abbiamo trovati 1,6, se ne arrivano altri dalla Regione potremmo trovarne degli altri e buttarlo giù per poi fare una cosa bella e non ingombrante come quella attuale», ribadisce il sindaco. —
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