Promozione dei longobardi Romans chiede più visibilità

Con il parco didattico di via Molino dove, nel 1986 è stata scoperta la necropoli longobarda, e il museo civico dei reperti raccolti nelle circa 350 tombe finora rinvenute, la comunità di Romans, l’amministrazione comunale e le associazioni culturali rivendicano una ribalta regionale e nazionale come luogo di promozione della storia longobarda.
L’obiettivo è stato ribadito nel corso della serata organizzata a Casa Candussi-Pasiani, dove, davanti ad un folto pubblico è stato presentato il cortometraggio della rievocazione storica “Romans Langobardorum”, 7ma edizione, del 2019, frutto della seconda collaborazione tra la locale associazione di rievocazione storica “Invicti Lupi” e il regista Simone Vrech, con la collaborazione del gruppo di ricerca “I Scussons”.
All’incontro, aperto da Matteo Grudina, presidente di “Invicti Lupi”, dopo il saluto di Germano Pupin presidente dei “Scussons”, ha preso la parola il vicesindaco Michele Calligaris, il quale ha portato la buona notizia che il Comune di Romans ha affidato l’incarico della progettazione definitiva per la realizzazione, al secondo piano di Casa Candussi-Pasiani, del Museo civico longobardo, attualmente ospitato nella sede municipale. Rassicurazioni per dare a Romans il rilievo che merita nella storia longobarda sono poi giunte anche da Alberto Bergamin in rappresentanza della Fondazione Carigo e dal consigliere regionale Diego Moretti, che hanno garantito il loro impegno per valorizzare la Romans langobardorum.
La presentazione del cortometraggio è stata preceduta dai laboratori artigianali per piccoli longobardi tra i 5 e i 12 anni promossi per far crescere la manualità e creatività e avvicinare i più giovani alla storia longobarda di Romans. Premiati pure quanti hanno partecipato all’ex-tempore fotografica “Romans Langobardorum-Scorci dal passato”. «Un’edizione – ha commentato Grudina – fortemente condizionata dalla pioggia, due giorni su tre, ma che ha comunque permesso di salvare la parte più importante del programma, le conferenze e le visite degli scolari all’accampamento storico». –
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