L’intramontabile fascino del “Pedocin”: superati gli 85 mila ingressi
Numeri da incorniciare per il bagno comunale visitato nei due mesi anche da altri 5 mila utenti tra bambini dei centri estivi, disabili e loro accompagnatori. Il nodo del deposito di sedie e lettini
Micol Brusaferro
TRIESTE Pedocin superstar tra giugno e luglio con numeri da record. Il bagno Lanterna, di proprietà del Comune di Trieste, registra nei due mesi quasi 85 mila ingressi, in crescita rispetto al 2018. «A giugno sono stati staccati 43.080 biglietti, a luglio 40.951 - racconta l’assessore comunale con delega agli stabilimenti Lorenzo Giorgi - ai quali vanno aggiunti i bambini dei centri estivi, i disabili e i loro accompagnatori che non pagano, stimabili in 5mila presenze».
Passa il tempo, quindi, ma la passione dei triestini nei confronti della storica spiaggia divisa dal muro non accenna a diminuire. Specie quando si tratta di clientela “rosa”: come sempre, infatti, la Lanterna registra un’affluenza particolarmente massiccia nella parte femminile, e decisamente più bassa in quella maschile.
Trieste, uomini da un lato e donne dall'altro: è l'ultima spiaggia d'Europa divisa da un muro
Tante le facce storiche, quelle degli habitué che spesso da decenni si ritrovano con gli amici di sempre. Tra le donne tanti i bambini, con mamme e nonne, mentre tra gli uomini l’atmosfera è tranquilla e le giornate trascorrono tra chiacchiere e tornei di carte che proseguono per ore. «Abbiamo sistemato subito alcuni problemi che si erano presentati a inizio stagione - spiega Giorgi -. Parliamo di piccoli intoppi, che possono però creare grandi disagi a chi va al mare, pronto peraltro a segnalarci immediatamente ciò che non va. Per esempio mancavano le tende ai gazebo, poi sistemate, e si era sgonfiata una delle “boe” che delimitano lo specchio d’acqua, ed entrava sporcizia. Sono intervenuti i sommozzatori e hanno ripristinato tutto. Per il prossimo anno vedremo di trovare una soluzione più efficace. Inoltre - aggiunge l’esponente dell’amministrazione municipale -, stiamo valutando con gli uffici come risolvere anche la questione delle sedie, che metteremo a posto, e i magazzini, perché tanti chiedono di poter lasciare le attrezzature sul posto. Al momento va trovato uno spazio adatto. Per la stagione 2020 ci muoveremo per tempo - anticipa - per apportare una serie di migliore al Pedocin, anche perché è davvero un luogo che i triestini adorano».
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Triestini, ma non solo. Anche molti turisti arrivano sul posto, per curiosare e per entrare nello stabilimento diventato famoso a livello mondiale per il suo muro. C'è chi acquista il biglietto e, dopo averlo timbrato nell’apposita obliteratrice, si limita a sbirciare dentro e a scattare qualche foto, dopo aver letto la particolarità del bagno anche sulle guide turistiche ed esserne quindi rimasto incuriosito. E c'è chi approfitta per qualche ora di sole e mare, gruppi di amici o famiglie che si separano all’ingresso, come richiesto. Ogni estate poi sono tanti i giornalisti che da vari Paesi scelgono di raccontare la storia e le peculiarità del bagno Lanterna. Qualche settimana fa era stata Repubblica tv a realizzare un servizio, Radio Montecarlo un approfondimento al telefono con Giorgi. Pochi giorni fa è stata una troupe austriaco a fare tappa al Pedocin, mentre la trasmissione Rai Unomattina è andata in onda con una diretta sia dalla parte femminile che da quella maschile. —
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