Fatture anticipate, arrivano i soldi per i lavoratori Smi a Monfalcone
L’azienda ha confermato: il supporto economico all’impresa permetterà di garantire gli stipendi di giugno e buona parte degli arretrati

MONFALCONE Lo ha confermato ieri Fincantieri. Sulla complessa situazione relativa ai lavoratori della Smi sono stati liberati flussi economici nei confronti della ditta d’appalto, attraverso l’anticipo di alcune fatture.
La società navale ha fatto sapere che si tratta di un supporto all’impresa specializzata nel settore della tubisteria che permetterà nei prossimi giorni di pagare gli stipendi relativi al mese di giugno, nonché buona parte degli arretrati.
Una scelta, quella assunta da Fincantieri circa la liberazione dei flussi economici, è stato sempre spiegato, frutto di una concertazione con la stessa Smi.
La discesa in campo di Fincantieri giunge, dunque, all’indomani della manifestazione di protesta dei venti lavoratori che si sono presentati davanti al cantiere navale, assieme ai rappresentanti della Fiom, al fine di “dar voce” alle difficili condizioni in cui versano di fronte ai ritardi nell’erogazione degli stipendi. Un intervento peraltro che era stato richiesto dalla Cgil al fine di sbloccare la pesante vicenda. Il segretario della Fiom, Livio Menon, l’altro ieri, davanti ai lavoratori aveva fatto esplicito riferimento al Gruppo navale, richiamandosi alla responsabilità in solido, trattandosi di una ditta di appalto. Il sindacato aveva inoltre sottolineato la necessità di «garantire i termini e i posti di lavoro» chiedendo altresì a Fincantieri di «spingere» la Smi ad erogare quanto dovuto ai propri dipendenti.
Sta di fatto che ieri l’azienda navale ha reso nota la messa a disposizione alla ditta di liquidità, utile a poter non solo pagare lo stipendio relativo al mese di giugno, ma anche a coprire almeno buona parte degli arretrati.
Uno sviluppo che fa intravedere un percorso volto a dare garanzie in tempi rapidi. Per i dipendenti, e la Fiom, non resta che attendere l’effettivo accreditamento delle paghe. Il sindaco Anna Maria Cisint, da parte sua, ha preannunciato la sospensione del pagamento della Tari in aiuto ai lavoratori, di fronte al perdurare delle difficoltà circa l’erogazione degli stipendi.
La protesta dei dipendenti era scaturita dopo aver riscontrato che gli stipendi di giugno non erano stati pagati, pur a fronte delle assicurazioni da parte dell’impresa. I dipendenti avevano messo in atto uno sciopero complessivo di 24 ore, distribuito nelle giornate di giovedì, venerdì e lunedì. Proprio lunedì, durante l’assemblea nella sede della Cgil, in virtù dell’arrivo delle paghe, era stato deciso il rientro al lavoro, salvo poi scoprire che l’accreditamento non era avvenuto.
Al termine della manifestazione i sindacati avevano concordato con i lavoratori la prossima assemblea per il 19 agosto per mettere a punto le richieste da porre all’impresa. Ora, dunque, la conferma dell’intervento di Fincantieri.—
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