Nodo di Palmanova a tre corsie: A4 più agile prima dell’esodo
Inaugurata la nuova struttura autostradale. Investimento da 65,4 milioni. Prossimo passo sarà la realizzazione del tratto da Gonars in direzione Trieste

PALMANOVA Il Friuli Venezia Giulia come e meglio dei Paesi Ue dove le opere «si fanno e in tempi brevi». Nel caso della terza corsia sulla A4, e del tratto che insiste sul nodo di Palmanova “inaugurato” ieri (valore dell’investimento 65,4 milioni), è stato realizzato in tempi record e prima del grande esodo estivo. Non solo: «il cantiere del terzo lotto si chiuderà la prossima primavera, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza prevista». Così il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ieri nel corso della presentazione del nuovo tratto di A4 a tre corsie dal nodo di Palmanova fino a un chilometro e mezzo dopo l’area di servizio di Gonars in direzione Venezia, ora aperto al traffico veicolare, “bruciando”, come si suol dire, i tempi previsti dalla tabella di marcia dell’opera.
In sostanza «un successo», è la chiosa di Fedriga, che ha ringraziato Autovie Venete, l’impresa costruttrice, la Cmb, i tecnici e i lavoratori, riconoscendo come sia stato «complesso» lavorare all’opera mantenendo aperta l’autostrada al traffico.
«È come - l’esempio del governatore - ristrutturare casa continuando ad abitarci... complicato». L’area di cantiere, uno snodo particolarmente delicato visto che è il punto in cui si intersecano due autostrade, A4 e A23, e quindi sei direttrici, ha imposto un restringimento di carreggiate, limiti di velocità ridotti, ma non ha fatto segnalare un aumento dell’incidentalità. Ovviamente l’esistenza del cantiere, l’assenza della corsia di emergenza in alcuni tratti, impone tempi lunghi per la rimozione di veicoli e ripristino della circolazione, da qui i disagi per chi viaggia in autostrada. I lavori hanno impattato (e continueranno a farlo) anche sulla rete stradale extraurbana, che ha subito una notevole pressione. E non solo quella adiacente al cantiere del lotto aperto ieri. Un lavoro che è proseguito insieme al percorso «che porterà la newco ad essere la titolare della concessione trentennale – ha ricordato Fedriga –, un percorso anche questo complicato e guidato da normative diverse, quella italiana e quella europea, che ci ha anche visti esposti al rischio di sospendere i cantieri. Ora invece stiamo pianificando il trasferimento delle linee di finanziamento da Autovie Venete alla nuova società.
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Terza corsia della A4, varato l'ultimo concio del secondo viadotto sul Tagliamento]]
Confido che a marzo – ha concluso Fedriga – riusciremo finalmente ad essere operativi». «Oggi si apre un tratto fondamentale per la viabilità – ha dichiarato l’assessore alle Infrastrutture, Graziano Pizzimenti –, in vista degli imminenti esodi estivi perché il restringimento al nodo di Palmanova rappresentava un collo di bottiglia. Inoltre, la forte contrazione dei tempi di realizzazione dell’opera nella sua interezza rappresenta un dato molto rilevante per il Friuli Venezia Giulia, perché la terza corsia oltre a garantire maggiore sicurezza ai viaggiatori renderà anche più competitive le imprese del territorio».
Il prossimo traguardo sarà l’apertura della terza corsia nel tratto Gonars–nodo di Palmanova anche in direzione Trieste, previsto per l’autunno. Entro fine anno – con un semestre d’anticipo rispetto alle previsioni – verrà terminato tutto il primo sub lotto del quarto lotto, lungo complessivamente 4,7 chilometri. «Evitato il rischio di stop ai cantieri, entro la fine del 2019, massimo entro i primi mesi del 2020 – detta l’agenda il presidente di Autovie Venete, Maurizio Castagna – contiamo di aprire al traffico il tratto più impegnativo e trafficato dell’intera opera (dal ponte sul Tagliamento al nodo di Palmanova). Quindi sarà la volta del tratto tra Portogruaro e Alvisopoli, la cui conclusione dei lavori è prevista entro la fine del 2020 o al massimo nei primi mesi del 2021». Infine la newco Autostrade Alto Adriatico, che subentrerà ad Autovie, sta negoziando con la Bei e Cdp un incremento del finanziamento. —
I commenti dei lettori