Sfida a tre per la guida dell’aeroporto Entro agosto il nuovo piano industriale
I nomi sul taccuino sono quelli di Sgarlata, Nardini e un altro candidato su cui c’è riserbo. Ceccherini appare fuori dai giochi

C’era una volta un Consiglio d’amministrazione. Prima era composto da tre componenti. Poi, venne dilatato a cinque. «Per forza, si moltiplicano le poltrone per distribuire... prebende», la considerazione che scattava spontaneamente. Niente di tutto questo, perché guidare la Consortile dell’aeroporto “Duca d’Aosta” è sempre stato un esercizio di puro volontariato: nessuna indennità, nessun rimborso spesa. Tutto gratis.
Ora, dopo le ultime vicissitudini, il Comune (socio di maggioranza della Consortile) ha deciso: basta Consigli di amministrazione, è sufficiente un amministratore unico. Un uomo solo al comando, pertanto. E non è una questione economica perché se i Cda erano gratuiti, a maggior ragione anche il nuovo amministratore unico lo sarà.
Ma è già iniziata la girandola del toto-nomi, di coloro cioé che potrebbero raccogliere l’eredità di Adriano Ceccherini, l’ultimo presidente della Consortile. «Il suo lavoro - sottolinea il sindaco Rodolfo Ziberna - deve essere apprezzato perché è rimasto sempre in trincea, nonostante le difficoltà enormi che riguardavano la gestione del “Duca d’Aosta”. Sono tanti i suoi detrattori ma bisogna dare atto a Ceccherini che, a quest’ora, senza di lui, l’aeroporto sarebbe chiuso. Questa è la verità».
Eppure (ma su questo tema e pure sul toto-nomi la bocca del sindaco resta rigorosamente cucita) Ceccherini non sembra rientrare nel gruppetto dei papabili a guidare la Consortile da amministratore unico. Insomma, si volterà pagina. E così i bene informati dicono che potrebbe essere coinvolto come amministratore unico Emilio Sgarlata, già presidente della Camera di commercio di Gorizia e attuale numero uno del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario. Ma cercare di trovare conferme è una missione impossibile. Tutti zitti. Di lui, si apprezzerebbero le doti manageriali.
Altro nome che rimbalza è quello di Dario Nardini, già presidente dell’Aeroclub di Gorizia che avrebbe - secondo alcuni - tutte le capacità tecniche per essere un ottimo uomo solo al comando.
Poi, c’è “mister X” che potrebbe avere sia le caratteristiche tecniche sia quelle manageriali ideali per far decollare il “Duca d’Aosta”. Altri particolari non trapelano. Si dice sia un imprenditore (non è Ivo Boscarol di “Pipistrel”) ma anche, in questo caso, cercare conferme è un esercizio perfettamente inutile.
Una volta nominato il nuovo amministratore unico bisognerà lavorare duramente per il nuovo piano industriale e di rilancio, visto che quello precedente fu clamorosamente bocciato dal Consiglio comunale con franchi tiratori anche di centrodestra. Su questo tema, Ziberna diventa un po’ più loquace. «La mia intenzione - spiega - è di arrivare a fine agosto con il nuovo piano già in tasca. Pertanto, nonostante il periodo consacrato normalmente alle vacanze, c’è da lavorare parecchio. A quel punto, alla metà di settembre, il piano tornerebbe in Consiglio. Non dobbiamo dimenticare che il servizio anti-incendio è garantito ma non all’infinito e il tempo stringe».
Importante e probabilmente decisivo sarà anche il lavoro della commissione che vedrà lavorare gomito a gomito 6 consiglieri di maggioranza e quattro di opposizione. «Ce la faremo? Diciamo che ci sono tutte le condizioni per rimettere in sesto l’aeroporto e i suoi conti. L’importante, però, è che tutti remino nella medesima direzione. Dico: tutti. Senza fughe in avanti e azioni di disturbo». Un messaggio, forse, rivolto al centrodestra stesso in cui pare che qualcuno abbia cercato di sabotare il piano di rilancio dell’aeroporto. —
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