Sos dei Tribunali in Fvg, uffici senza direttori: scoperto un posto su 4
La situazione peggiore a Trieste: manca il 31 % del personale amministrativo Non bastano i distacchi da altre amministrazioni e aumenta il ricorso ai volontari

TRIESTE. Una scopertura dell’organico che oscilla dal 21,6 % di Udine al 31,2 % di Trieste, il Tribunale più disagiato della regione. È un’estate di passione negli uffici giudiziari del Friuli Venezia Giulia per l’ormai perenne mancanza di personale amministrativo. Cancellieri, assistenti, direttori: le piante organiche continuano a essere falcidiate a causa di pensionamenti, turnover mancato, concorsi bloccati o dalle tempistiche bibliche. Un paradosso considerando che l’organico dei magistrati, tutto sommato, risulta adeguatamente coperto. A fine giugno Cgil, Cisl e Uil avevano proclamato lo sciopero parlando di un servizio pubblico «a rischia paralisi». Ora, a distanza di un mese, la situazione se possibile è ulteriormente peggiorata soprattutto in Foro Ulpiano, come certificano gli ultimi dati.

Coperta corta
Per quanto riguarda il personale amministrativo del Tribunale di Trieste la pianta organica (settori civile, penale e amministrativo) è di 93 unità, ma in servizio ci sono solo 62 dipendenti, il 12,7 % dei quali in part time. Proprio in questi giorni si aggiunge la presenza di 3 nuovi assistenti giudiziari, la cui permanenza in Foro Ulpiano potrebbe però essere breve visto che arrivano tutti da lontano (Calabria, Sicilia) e hanno tutto l’interesse a riavvicinarsi a casa. Per cercare almeno in parte di far fronte alle difficoltà ci sono 6 impiegati distaccati da altre amministrazioni (5 dalla Regione)
Direttori, 1 su 4
Il problema principale è la mancanza delle figure apicali. In pianta organica a Trieste sono previsti 4 direttori con responsabilità per i settori, ma in servizio ce n’è soltanto uno: una scopertura che tocca il 75 %. Sotto i direttori ci sono i funzionari giudiziari che hanno a loro volta un ruolo di responsabilità anche perché ci sono determinati atti che sono di loro esclusiva competenza: 21 in pianta, solo 11 in servizio. Da rimarcare che Trieste è sede distrettuale: ciò comporta responsabilità in più dal punto di vista contabile (si parla di spese di milioni di euro) e amministrativo, con riflessi negativi anche sulle attività di periti e consulenti che vengono pagati in ritardo.
Udienze e ispezione
Il Tribunale del capoluogo giuliano nonostante tutto resta uno dei più produttivi in Italia, tanto da viaggiare a una media di 120 udienze al mese, ma c’è il rovescio della medaglia. A causa della mancanza di personale chi va in udienza non può occuparsi contemporaneamente dell’attività di front-office e back-office. Come se on bastasse è in arrivo a breve l’ispezione quinquennale che inevitabilmente distoglierà risorse dall’attività ordinaria.
Lavorare “gratis”
L’alto tasso di produttività è reso possibile, oltre che dall’impegno massimo dei dipendenti, dal ricorso agli straordinari. Non tutti, però, vengono puntualmente remunerati. Di recente c’è stato il caso di un dipendente andato in pensione con 800 (!) ore di straordinari non ancora pagate. Insomma, in un contesto del genere diventa preziosa ogni forma d’aiuto compresa quella che arriva dai collaboratori volontari, ex ufficiali delle forze dell’ordine in pensione, che anche quest’estate stanno dando un supporto utilissimo agli uffici. Ma ora, visto il peggiorare dell’emergenza, si mobilitano addirittura gli ex dipendenti del Tribunale in quiescenza: uno è già operativo e un altro ha dato la propria disponibilità a tornare in Foro Ulpiano per dare una mano. —
I commenti dei lettori