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Il business dei parcheggi a pagamento: grazie ai ticket 900 mila euro all’anno

Crescono le multe per chi ignora i parcometri. Sono 7.568 gli automobilisti sanzionati nel 2018 contro i 6.852 del 2017. E c’è chi per evitare gli ausiliari del traffico lascia la macchina nei controviali

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GORIZIA. È incontestabile siano un gran bel business. Anche se tutte le amministrazioni comunali, di qualsiasi latitudine, non lo ammetteranno mai. Ma le zone blu costituiscono un affare autentico per le casse municipali sia (soprattutto) grazie agli incassi dei ticket, sia grazie alle multe che vengono giornalmente inflitte dagli ausiliari del traffico. Valgono, infatti, quasi 900mila euro all’anno e parliamo solamente di ticket incassati. Sì, questo è il “peso” della partita delle soste a pagamento. «Effettivamente, è una signora cifra», ammette il vicesindaco e assessore comunale alla Polizia locale, Stefano Ceretta.

Anche perché (non è un dato secondario) a questa somma va aggiunto l’ammontare delle multe per la mancata esposizione del ticket da parte di chi parcheggia nelle aree a pagamento. Se ci si mette a scartabellare i dati dell’ultimo report dei vigili urbani relativo all’attività svolta nel 2018 si scopre che i goriziani stanno diventando dei piccoli “professionisti nel parcheggio selvaggio”, 365 giorni su 365. Lasciano la macchina ovunque, persino sui controviali di corso Italia che dovrebbero essere il regno incontrastato dei pedoni e dei gazebo dei bar e dei ristoranti. Eppure, lasciano la vettura dove non si dovrebbe in barba a ogni regolamento e normativa del Codice della strada.

E la parte del leone la fanno, ancora una volta, le sanzioni per la mancata esposizione del ticket nelle zone blu: gli ausiliari del traffico, che fanno capo alla Polizia locale, hanno preso in castagna in dodici mesi qualcosa come 7.578 automobilisti contro i 6.852 dell’anno prima. Davvero niente male. Significa che l’incremento è stato del 10,5% e, se mettiamo nel calderone tutte le infrazioni, l’aumento è del 6,7% visto che si è passati dalle 10.220 sanzioni del 2017 alle 10.867 del 2018.

Ci fu un periodo storico in cui i goriziani dovettero fare i conti anche con quell’incredibile sequenza di atti vandalici che misero kappaò ben 16 erogatori di ticket su 39 presenti in città. Trentaduemilasettecento euro più Iva: fu questo il conto (salato) dei ripetuti atti vandalici ai danni dei dispositivi cittadini. Tanto, infatti, costarono i nuovi parcometri con il sistema server di controllo remoto che vennero acquistati dalla ditta produttrice. La quantificazione al centesimo era contenuta in una relazione del comandante della Polizia municipale, Marco Muzzatti che venne allegata ad una delibera della giunta comunale (quella precedente). Ma oggi i dispositivi, tranne qualche rara eccezione, sono tutti funzionanti e non c’è nemmeno più l’alibi di dire che la «macchinetta non funzionava» per chi il ticket non lo fa più o meno sistematicamente, non curandosi di quello che, sino a prova contraria, è un obbligo.

Altri dati in ultimo. Nell’arco del 2018, i veicoli con i colori d’istituto della Polizia locale hanno percorso la bellezza di 64.709 chilometri che equivalgono a una media giornaliera di 177 km mentre i vigili urbani in bicicletta hanno percorso 4.411 chilometri lungo le vie cittadine, con una media quotidiana di 12 chilometri e rotti. Interessante anche un altro dato: quest’anno, per la prima volta da quando viene redatto il report della Polizia locale, sono stati contabilizzati anche i servizi di controllo nei quartieri cittadini. Sono stati 540 a dimostrare che la città non è soltanto il centro ma ha anche una periferia con i suoi problemi e le sue necessità.

 

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