Non solo "neverin": la festa dello shopping fa il pienone tra musica, balli e negozi affollati
Pioggia e grandine hanno costretto al fuggi fuggi generale, ma prima, centro invaso fin dal pomeriggio da cittadini e turisti
Ugo Salvini
TRIESTE. Una pioggia torrenziale, che ha iniziato a cadere poco prima delle 22, trasformandosi ben presto in grandine, ha bruscamente interrotto, ieri sera, sabato 6 luglio, l’edizione 2019 della “Notte dei saldi”, tradizionale appuntamento del primo fine settimana di luglio che decreta l’avvio della stagione delle svendite.
[[(MediaPublishingQueue2014v1) La Notte dei saldi fa il pienone tra musica, balli e negozi affollati nonostante il "neverin"]]
L’arrivo del temporale, peraltro annunciato dall’Arpa del Friuli Venezia Giulia, è stato preceduto da tuoni e lampi in lontananza, poi via via sempre più vicini. Visto l’approssimarsi del cattivo tempo, la gente ha iniziato a lasciare verso le 21.30 il centro, vuotatosi poi in pochi istanti all’arrivo delle prime gocce. Un vero peccato perché, nonostante l’afa, il centro cittadino aveva iniziato ad animarsi a cominciare dal tardo pomeriggio, per quanto la temperatura mettesse severamente alla prova un po’ tutti.
L’idea di poter fare acquisti, cogliendo l’opportunità rappresentata dai saldi, ha stimolato moltissimi triestini e parecchi turisti. A essere presi d’assalto inizialmente sono stati soprattutto i pubblici esercizi, in particolare quelli che hanno sistemato tavolini e sedie all’aperto, sfruttando la chiusura al traffico di numerose vie del centro. Per resistere al caldo non c’era niente di meglio di una bibita o di un gelato. Ma hanno lavorato parecchio anche gli esercizi che dispongono di impianti con l’aria condizionata.
Nonostante il "neverin" la Notte dei saldi fa il pienone tra musica, balli, negozi affollati
Poi è iniziata la festa vera e propria, con tantissimi negozi che hanno continuato, come da tradizione, a tenere le saracinesche alzate ben oltre il normale orario di chiusura, dando al centro cittadino un’inedita veste illuminata e vivace. Molto apprezzati anche gli eventi di contorno: dai palloncini colorati lanciati in corso Italia dalle finestre di Radio Punto Zero per la gioia dei bambini, all’esibizione di tango in piazza della Repubblica, dove numerosi appassionati di questo tradizionale ballo argentino hanno colto l’occasione per animare con le loro evoluzioni un luogo che solitamente ospita i mezzi pubblici, alla festosa inaugurazione delle vetrine storiche del supermercato Bosco.
Alle 19.30, come previsto, i due titolari dell’esercizio commerciale, i fratelli Fabio e Giorgio Bosco, assieme all’assessore al Commercio Serena Tonel e al vicepresidente di Confcommercio Franco Rigutti, hanno inaugurato le vetrine che ospitano foto d’epoca, calcolatrici di cassa dello scorso secolo, scatole di biscotti prodotte a Zara, risalenti al periodo anteguerra.
Tonel ha espresso «grande apprezzamento per l’iniziativa dei fratelli Bosco», Rigutti ha sottolineato il «ritorno dell’attenzione della giunta comunale per l’aspetto commerciale della Notte dei saldi. È giusto ci siano appuntamenti collaterali, musica e divertimenti per tutti - ha sottolineato l’esponente della Confcommercio - ma è naturale che il perno di questo evento annuale siano gli acquisti. Siamo soddisfatti - ha concluso - del rapporto che si è instaurato con l’assessore Tonel».
Rigutti ha annunciato che anche il suo negozio ospiterà, in futuro, una vetrina storica. Sul tema si è soffermato Fabio Bosco, euforico per la grande partecipazione del pubblico, allietato dalle musiche dell’orchestra Santa Barbara: «L’idea delle vetrine storiche mi sembra abbia riscontrato notevole successo - ha osservato -. Se si diffondesse, potrebbe diventare un richiamo turistico per l’intera città». La pioggia, come accennato, ha poi messo all’improvviso la parola fine alla “Notte dei saldi” 2019, obbligando i pubblici esercenti a un frenetico lavoro per mettere al riparo sedie e tavolini, mentre i commercianti hanno rapidamente riposto la merce esposta all’aperto. —
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