Cabine rotte e parcheggi ridotti: stagione in salita a Castelreggio
E i frequentatori anziani lamentano poi la distanza fra spiaggia e servizi igienici. L’assessore Romita: «Spazi ridefiniti per l’arrivo nell’area di tre società nautiche»

TRIESTE Cabine inutilizzabili perché rotte e maltenute, oltre che ridotte di numero, servizi igienici lontani dalla spiaggia e difficili da raggiungere per anziani e portatori di handicap, pavimentazione dell’area servizi che presenta buche e mattonelle rovinate, area parcheggi limitata rispetto al passato. È partita in mezzo alle proteste la stagione estiva a Castelreggio, lo storico impianto per la balneazione della baia di Sistiana.
Soltanto pochi giorni fa i frequentatori della zona avevano rischiato di dover rinunciare ai tuffi e alle nuotate, perché l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) aveva riscontrato valori di inquinamento del mare superiori alla soglia limite. L’allarme era poi rientrato in quanto, a un secondo controllo, le acque erano risultate pulite. Ora, per chi ama la zona di Castelreggio, si prospetta un’estate di disagi per le condizioni in cui versa il vecchio stabilimento. Insomma l’estate 2019 non sembra poter essere delle più fortunate per Castelreggio.
«Ci sono precise ragioni alla base di questa situazione – spiega l’assessore comunale Massimo Romita – in quanto la novità rappresentata dall’arrivo all’interno di Castelreggio di tre società nautiche locali, Cupa, Diporto nautico Sistiana e Sistiana ’89, che qui costruiranno in futuro le loro sedi, ha limitato lo spazio a disposizione dei bagnanti, parcheggi compresi. Inoltre – aggiunge – 34 cabine, un tempo destinate ai frequentatori del bagno, oggi sono assegnate a loro. Va anche ricordato – continua Romita – che le lungaggini burocratiche dovute alla necessità di procedere alla divisione degli spazi fra società nautiche e bagnanti hanno comportato un ritardo nell’allestimento della gara per la concessione di Castelreggio. Con la conseguenza – continua l’assessore – che il gestore, cioè la Srs di Sergio Fari, a sua volta ha avuto in consegna la struttura solo il 1° giugno e non ha perciò avuto ancora modo di effettuare tutti gli interventi finalizzati al comfort dei frequentatori».
Lo stesso Fari, qualche giorno fa, aveva sottolineato che «se la durata della concessione è di un solo anno, non si può pretendere che l’imprenditore investa cifre importanti, perché non c’è certezza del rientro». Insomma una situazione che si avvita su se stessa. Su questo tema interviene anche Daniela Pallotta, sindaco di Duino Aurisina: «Quest’anno non è stato possibile bandire una gara per una concessione di durata più lunga, ma – annuncia – stiamo già lavorando per la prossima, che comprenderà senz’altro parecchie annualità e quindi permetterà al futuro gestore di predisporre un programma a lungo termine, con beneficio per la qualità dei servizi». Romita a sua volta promette di organizzare un incontro «per cercare di mettere a disposizione dei bagnanti le 34 cabine assegnate alle società nautiche almeno per i mesi di luglio e agosto. Questa – conclude – è un’estate di transizione per Castelreggio e contiamo sulla pazienza di chi ama quella parte della baia». Ma non tutti sembrano averne: «Ho 80 anni e mio marito 85 – diceva qualche giorno fa una gentile signora – e per raggiungere i bagni dobbiamo fare una sorta di percorso di guerra. Speriamo che si pensi anche a quelli come noi». —
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