Pirano, golfo ripulito da 200 subacquei
In azione volontari croati, sloveni e bosniaci. Il patrocinio di Pahor e Grabar Kitarović. Coinvolti anche molti bambini

Dove non è riuscita la politica, la diplomazia, l’Unione europea, i giudici della Corte dell’Aja, ci è riuscito l’amore per l’ambiente e per il mare. Un amore rigorosamente senza confini. E così ieri mattina si sono dati appuntamento nel Golfo di Pirano duecento subacquei provenienti dalla Croazia, dalla Slovenia ma anche dalla Bosnia-Erzegovina per ripulire il fondale dai rifiuti ingombranti. Un colpo d’occhio che riuniva le coscienze dei popoli fatto di boe arancione che segnalavano la “rete” sottomarina di uomini che aiutavano l’ecosistema ferito a sopravvivere. Il tutto sotto l’egida della campagna ecologica “”Celan-Up Without Borders” in occasione della giornata mondiale dell’ambiente che si è celebrata lo scorso 5 giugno e l’alto patrocinio del presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor e di quello della Croazia Kolinda Grabar Kitarović.
Un contributo speciale all’iniziativa è stato dato dai bambini di “IV.Ecopatrols subacquei internazionali per bambini”, i quali, sotto la guida di un istruttore subacqueo, hanno aiutato a pulire il mare lungo la costa di fronte al campeggio “Veli Jože”, che sorge sulla penisola di Salvore.
L'obiettivo principale dell'azione, mentre si pulisce il mondo sottomarino, è quello di aumentare la consapevolezza dell'importanza di preservare la flora e la fauna nel Mare Adriatico. Per riuscire, è necessario collegare i cittadini di tutte le generazioni e dei Paesi limitrofi, afferma l'organizzazione dell’iniziativa. La campagna è stata sostenuta anche da Electrolux, che ha dedicato parte dei ricavi delle vendite primaverili degli aspirapolvere alla pulizia del Golfo di Pirano. I co-organizzatori dell'azione sono il club subacqueo HrVI Nemo-Adriatic, Pgd Piran, Zagreb Holding e la sua controllata Vladimir Nazor.
Oltre a pulire i fondali marini, l'obiettivo principale della campagna è, come rimarcato dagli stessi organizzatori, sensibilizzare le persone sull'importanza di preservare il mondo vegetale e animale nel Mare Adriatico. E per raggiungere questo obiettivo, è assolutamente indispensabile connettere l’azione degli abitanti dei Paesi contermini con la partecipazione di tutte le generazioni, con in prima fila i giovani che anche ieri hanno risposto numerosi e ricchi di impegno nella pulizia del Golfo di Pirano.
Se poi collochiamo l’iniziativa di ieri in un quadro più completo si scopre che, ad esempio, la Slovenia non è proprio un Paese verde e così meraviglioso come viene proclamato. Da un punto di vista ambientale la situazione è molto critica come conferma l'ultimo rapporto dell'Istituto della Repubblica di Slovenia per la conservazione della natura (Zrsvn). Ma non si tratta solo di notizie catastrofiche riguardo a piante e animali, ma anche per noi, persone, si legge nel rapporto, la nostra salute è minacciata, la politica deve agire. Più della metà delle 201 specie vegetali e animali trattate dal rapporto si trova in uno stato di conservazione insufficiente o del tutto insufficiente.
Ben vengano allora azioni come quelle di ieri nel Golfo di Pirano, che non fanno solo bene all’ambiente, ma creano quello spirito di coesione tra la gente che vive affacciata sullo stesso mare troppo spesso divisa da linee di confine contese e contestate ma che sempre le onde cancellano. —
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