Fatti brillare lo scorso venerdì dagli artificieri del Genio guastatori di Udine, in località Sgobitta, otto proiettili da 75 millimetri risalenti alla prima guerra mondiale, rinvenuti due settimane prima nei terreni dell’Azienda agricola Ortovivo a Pampaluna di Porpetto.
L’area per effettuare le operazioni di brillamento era stata individuata dal Comune. Al mattino gli artificieri avevano recuperato i sei proiettili dal luogo in cui erano stati messi in sicurezza dopo il ritrovamento e con l’accompagnamento dei carabinieri della stazione di Torviscosa li hanno depositati assieme ai due di recente ritrovamento, nell’apposita buca che una macchina operatrice dell’esercito aveva approntato. Sono stati poi ricoperti come da prassi e fatti brillare. Qualche problema logistico nell’operazione è stato causato ai mezzi coinvolti dal terreno intriso d’acqua a seguito del maltempo dei giorni precedenti.
Va detto che i proiettili da 75 millimetri vecchi di oltre cent’anni scoperti dal titolare dell’azienda, Valentino Garbuio, durante le operazioni di preparazione del terriccio per piante e ortaggi, erano ancora potenzialmente offensivi.
Ricordiamo che a Pampaluna, durante la prima guerra mondiale, aveva sede un deposito di munizioni di vario genere (polveriera), fatte poi esplodere durante la ritirata di Caporetto. Sul campo sono però rimasti ancora dei “pezzi” che durante l’esplosione del deposito non sono esplosi probabilmente perché caduti nel terreno “soffice” che negli anni li ha mantenuti intatti.
Quello del 14 maggio è stato l’ennesimo ritrovamento nei campi di Pampaluna di ordigni bellici risalenti alla prima guerra mondiale, ritrovamenti che generalmente avvengono durante i mesi di aprile e maggio, ovvero durante il periodo legato ai lavori di aratura che li riportano alla luce. Nel 2016 furono ben 23 gli ordigni da mortaio rinvenuti nei terreni della frazione di Porpetto, in quel caso però alcuni risalivano alla seconda guerra mondiale. Il ritrovamento di materiale bellico deve essere subito segnalato ai carabinieri in quanto la legislazione italiana prevede per chi viene trovato in possesso (ci sono molti estimatori di questi reperti) di armi da guerra o parte di esse o munizioni l’arresto obbligatorio. —