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Lagosta, va deserto il bando internazionale per il rilancio turistico

In ballo le concessioni per la costruzione di hotel e marina Il governo croato annuncia il rilancio della gara in tempi brevi

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Nessuno si è presentato alla gara internazionale bandita dallo Stato croato per i diritti di costruzione e fruizione dell'area in regime di demanio marittimo che si trova nel porticciolo di San Giorgio, sull'isola dalmata di Lagosta (Lastovo).

Zagabria aveva offerto ai potenziali investitori l'opportunità di edificare albergo e una villa di lusso per complessivi 500 posti letto, nonché due marina per un totale 400 ormeggi. C'erano anche gli importi, fissati dai ministeri croati dei Beni statali e del Mare e Infrastrutture: per l'hotel e la vicina villa l'indennizzo annuale da destinare allo Stato era di 2 milioni e 938 mila kune (395 mila euro), mentre per i due porticcioli turistici la concessione di durata cinquantennale avrebbe comportato lo stanziamento di 103 milioni e 659 mila kune (13 milioni e 950 mila euro).

Sarà per la lontananza di Lagosta dalla terraferma, sarà perché l'isola è turisticamente ancora in unA fase di arretratezza, o per altri motivi: in ogni caso non ci sono state adesioni alla prima gara. L'esito non comporterà alcun disimpegno da parte di Zagabria, come ha confermato il vice ministro per i Beni statali, Ivana Pintar: «Prossimamente il governo croato bandirà il secondo concorso. In questo momento però non è stato ancora stabilito se l'ammontare per il canone resterà identico o saranno apportate delle correzioni. Finora abbiamo avuto l'interesse di un potenziale investitore del Cile, che ha ricevuto la documentazione richiesta, ma poi la questione si è fermata lì».

L'area su cui sono destinati a sorgere albergo e villa si estende su 93 mila metri quadrati, mentre quella riservata per la costruzione dei due marina si estende su oltre 20 mila metri quadrati. Lagosta è una delle ultime isole croate dove il turismo di massa non è mai arrivato, anche perché per decenni è rimasta zona off-limits a causa della presenza di unità (di terra e di mare) dell'allora Armata popolare jugoslava. L'intento del governo croato è di rivitalizzare con il turismo un'isola (792 abitanti secondo il censimento 2011) che oggi non può vivere di sola pesca e agricoltura, anche se . —



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