A Mare Nordest la pulizia del fondale
Domenica impegnata per oltre un centinaio di volontari che si è dato da fare raccogliendo i rifiuti immersi nello specchio d'acqua di fronte alla Scala reale e alla Diga vecchia
Francesco Cardella
Trieste, tuffi a tutto spiano da 27 metri d'altezza. L'Ursus è protagonista a Mare Nordest
TRIESTE C'è un mare da ascoltare e proteggere, rendendolo ancor più partecipe ai colori e allo sviluppo di Trieste.
Trieste, l'Ursus sulle Rive diventa il trampolino d'eccezione per i tuffatori di Mare Nordest
Gioca su queste tracce il copione di Mare Nordest, la manifestazione che sbarca, anzi, ritorna sulle Rive da oggi al 19 maggio, provando a riformulare un messaggio che parla di scienza, cultura, sport e processi di tutela in chiave ambientale. Edizione numero otto, progetto consolidato quindi, figlio di un sogno “romantico” da parte di Roberto Bolelli, Edoardo Nattelli e Sandro Damico, tre triestini cultori della subacquea ma appassionati dell'elemento mare in tutte le sue sfaccettature, magari le più remote, impensabili, ideate anche con l'obiettivo se non di stupire, almeno di coinvolgere e far parlare l'opinione pubblica.
Buone pratiche per il riciclo delle plastiche: ci pensano i ragazzi del Nautico-Galvani
Sarà per questo che il progetto quest'anno ha estratto il fatidico coniglio dal cilindro, inventando il convolgimento dell'Ursus, il pontone galleggiante dotato di gru sorto ai primi del Novecento sotto il dominio austro–ungarico e divenuto poi con l'Italia un totem dello sviluppo portuale.
[[(MediaPublishingQueue2014v1) Trieste, a Mare Nordest si presentano anche i cani da salvatggio]]
Ebbene, quella struttura di oltre 70 metri che qualche anno fa tentò una sorta di “fuga” dalla casa – madre (chi non ricorda la rottura dei cavi e la conseguente estemporanea passeggiata causata dagli strali di una bufera nel 2011) ora invece si allea con Mare Nordest e si tramuta in un palco d'eccezione per una esibizione di “Tuffi da Grandi Altezze”, l'appuntamento di oggi e domani preceduto dal traghettamento dell'Ursus ieri mattina.
È approdato sulle Rive attorno alle 12 (un paio d'ore di ritardo rispetto alla tabella di marcia, ufficialmente per le condizioni atmosferiche) dando vita ad una sorta di “red carpet” accompagnata dalla benedizione del vice sindaco Paolo Polidori: «Per molti sembrava una impresa impossibile – ha sottolineato durante l'approdo della piattaforma al cospetto di Piazza Unità – e invece ci siamo riusciti, regalando un nuovo e brillante biglietto da visita turistico per Trieste».
[[(MediaPublishingQueue2014v1) Trieste, l'Ursus si sposta in piazza Unità per la gara di tuffi]]
Un biglietto propiziato in collaborazione con la Trieste Tuffi e l'apporto di una icona dello sport internazionale come Klaus Dibiasi, uno che nei tuffi di Olimpiadi ne ha vinte tre. Sport e spettacolo, ma non solo. Si, perché Mare Nordest ama navigare su varie rotte tematiche e piani di ricerca. Emblematico ad esempio il titolo scelto per l'edizione 2019, “Il mare ti parla, il mare ti ascolta”, piccola ode che (ri)pone l'accento sul carattere ecologista che gli organizzatori amano perseguire sino dalle prime pionieristiche edizioni, quando accanto alla saga narrativa in salsa etico - biologica dello squalo bianco (un vero culto all'epoca) non sono mai mancati incontri e fonti di ricerche rivolte al problema dell'inquinamento e all'estendersi della plastica nei mari.
Trieste, a Mare Nordest arrivano i cani da salvataggio
Quest'anno si farà di più. Il momento di un maggior interesse al manifesto ambientalista è atteso attraverso varie forme di coinvolgimento, da quello delle scuole (altra cifra fondamentale di Mare Nordest) a quello sociale, leggi pulizia dei fondali, sino all'altra novità niente male dell'edizione 2019, quella di in una autentica “caccia alla plastica in mare” nell'ambito del Primo Trofeo “Trieste Spazzapnea”, una gara di caccia appunto ma che per l'occasione condona i pesci e si dirige piuttosto verso un bottino fatto di immondizie, un safari subacqueo atteso nella mattinata del 19 maggio nell'area della Diga Vecchia, altra parte del Golfo di Trieste che invoca ascolto e investimenti.
A proposito di investimenti. Il sogno, anzi, l'obiettivo di Mare Nordest ha da sempre un nome, si chiama Progetto Scuttling - Parco Navale di Trieste. Idea che parla dell'allestimento di un'area nel Golfo preposta allo Scuttling, ovvero l'affondamento volontario e controllato di navi in disarmo, da adibire poi a sedi per il ripopolamento della flora e fauna marittima, spunto attorno a cui poi costruire ulteriori progetti di ricerca o dal respiro turistico.
In alcune parti del mondo la cosa ha funzionato, vedi in Croazia, in Australia, a Malta, in Spagna e in Inghilterra, dove progetti analoghi pare abbiano contribuito al Pil in modo concreto: «Non ci sono dubbi – attesta Roberto Bolelli, una delle anime di Mare Nordest – Il Parco Navale andrebbe a tutelare l'ecosistema promuovendo una formula efficace di interazione tra uomo e ambiente, con ricadute anche in campo lavorativo che a Trieste porterebbero – assicura - secondo le prime stime, almeno una trentina di impieghi. Ci crediamo molto e continueremo a impegnarci in questo».
Insomma, qualche relitto sommerso potrebbe regalare a Trieste qualche risorsa in più, dare vita “all'isola che c'è” e creare indotto. Intanto godiamoci la nuova veste dell'Ursus, dando magari ascolto a quanto il mare cerca di comunicare. —
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