Trieste, involtini primavera e sashimi a pochi passi dal “Ponte Curto”
Il locale cino-giapponese Terra d’Oriente fa il bis e apre in via Cassa di Risparmio al posto del ristorante un tempo gestito dai proprietari del vicino panificio Viezzoli

TRIESTE La lanterne rosse si accendono anche in via Cassa di Risparmio. Negli spazi dove fino a qualche mese fa si proponeva il ristorante “Viezz”, entro fine maggio aprirà un locale, l’ennesimo, di cucina cinese e giapponese. Ad investire su quegli spazi sarà la stessa società che in Riva Nazario Sauro gestisce il ristorante “Terra d'Oriente”. Giusto il tempo di modificare alcuni dettagli interni, e portare a termine quei cambiamenti necessari a rendere gli spazi più in linea con lo stile di un ristorante di cucina orientale, e poi involtini primavera, spaghetti di soia insieme a sushi e sashimi conquisteranno anche quell'angolo di Trieste.
Sarà il primo locale gestito da imprenditori con gli occhi a mandorla ad aprire nel salotto buono cittadino. La famiglia Viezzoli in quegli ambienti aveva aperto il ristorante “Viezz” a fine 2015. Lo scorso anno stava per prendere forma una collaborazione con la catena Gabin Food che in Friuli vanta più locali. Le vetrine dell’esercizio raccontavano già di un’imminente apertura. Poi i programmi sono cambiati e l’idea è tramontata a fronte dell’investimento e del progetto di Viezzoli per la gestione dell’antica pasticceria Pirona. Una nuova, importante sfida che richiede un impegno non indifferente per ridare lustro allo storico spazio di largo Barriera, e che ha convinto i Viezzoli a dare in affitto a “Terra d'Oriente” il ramo d'azienda che ha in locazione gli spazi di via Cassa di Risparmio.
Il nuovo ristorante cinese-giapponese godrà anche di un ampio dehor. In pochi anni i ristoranti che propongono cucina giapponese sono quadruplicati, mentre quelli che offrono un menù cinese avevano fermato la loro avanzata. Resta il fatto che quello che aprirà entro l'inizio dell'estate è il locale, dal punto di vista della posizione, più prestigioso gestito da orientali. A pochi passi c'è sì Zushi, ma alla guida di quello che è il più famoso ristorante giapponese in città, ci sono degli imprenditori italiani.
A Trieste i ravioli al vapore e il riso alla cantonese hanno fatto capolino a metà degli anni Ottanta con il ristorate Shangai di via degli Artisti ormai chiuso da anni. Il ristorante cinese più longevo in città si trova in via Foschiatti, Da Liu, aperto nel 1986 e gestito sempre dalla stessa famiglia. A ruota aprì il Cina Cina di via Brunner. La cucina giapponese invece ha fatto capolino meno di dieci di anni fa, ma è stato Zushi a determinare la svolta. Gli imprenditori orientali della ristorazione hanno conquistato anche Galleria Fabris, non con il successo sperato, e gli spazi che un tempo occupavano Il Bagutta. Ora è la volta di via Cassa di Risparmio. L’affitto di ramo d’azienda siglato prevede per ora due anni di contatto. Una scommessa, una sorta di prova. Saranno i triestini e i turisti a determinarne l’esito. —
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