TRIESTE. «Se avessi voluto una pistola sarei andato a fare il poliziotto e non il vigile urbano. E ora mi ritrovo a non sapere quale sarà il mio futuro». Che non tutti gli agenti della Polizia locale fossero entusiasti già in partenza della nuova norma che prevede il loro armamento è ormai cosa nota, il malessere però adesso sta iniziando a concretizzarsi al punto che è già arrivata una quindicina di domande di trasferimento nonostante il termine entro cui presentarle sia ancora lontano, tra poco meno di due mesi: il 24 maggio.
Nell’attuale organico solamente in quattro, su oltre 220 agenti, avevano all’epoca del servizio militare fatto obiezione di coscienza e di questi sembra che per due possa arrivare a...
Conto alla rovescia per i vigili-obiettori. E partono le domande di trasferimento

Già una quindicina le rinunce alla pistola, ma c’è tempo fino al 24 maggio. Chi non sarà armato potrebbe cambiare funzioni