Nelle intercettazioni il timore per il pressing di “Report”
La trasmissione Rai si era interessata a una delle società del gruppo, la “Hibripost”, per violazioni contrattuali denunciate dai dipendenti
G.S.
TRIESTE. Prima del fiato al collo degli inquirenti, gli indagati avvertivano con preoccupazione il pressing dei giornalisti. È Report a mettere gli occhi sugli affari di Luigi Scavone e dei complici, sebbene per ragioni diverse dai “movimenti” finanziari. . Nei dialoghi intercettati dalla Guardia di Finanza, come riportato negli atti, ne emerge uno in particolare (è maggio del 2017) connesso a un servizio che la trasmissione della Rai intendeva confezionare su “Hibripost”, una delle società del gruppo Alma.
I dipendenti dell’impresa avevano contattato Report per lamentare alcune violazioni contrattuali nei loro confronti. «In particolare – fanno notare gli inquirenti – nei dialoghi intercettati emerge una vicenda relativa a un servizio giornalistico originato da doglianze di dipendenti Hibripost, in ragione del quale gli interlocutori ritengono di adottare alcuni accorgimenti finalizzati alla tutela del gruppo». E così si accordano su cosa dire ai giornalisti.
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) E Pramac rimuove il marchio dalla carena delle sue moto]]
Ma “Hibripost” è anche una delle aziende riconducibili al gruppo Alma, che entrerà nel mirino degli inquirenti nell’indagine sulla maxi frode finanziaria: la società, stando agli accertamenti, sarebbe stata coinvolta nel meccanismo di indebite compensazioni con crediti Iva inesistenti di altre aziende per l’anno di imposta 2017.
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Oggi il cda straordinario, Mauro “traghettatore” la soluzione più probabile]]
È anche da quella conversazione – precisano gli investigatori che hanno seguito i flussi finanziari – che si evince lo stretto collegamento esistente tra la società beneficiaria delle indebite compensazioni e i soggetti che controllano il gruppo Alma «aventi ruoli di vertice nell’ambito del sodalizio criminoso». —
I commenti dei lettori