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Rebus ed enigmi scientifici: 150 in gara aspettando Esof

L’Aula magna dell’ateneo presa d’assalto dagli studenti di quarta superiore per “Scienza a quiz”, test a squadre sulla conoscenza della Trieste scientifica

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TRIESTE Rebus, cruciverba, rompicapo a sfondo scientifico nel nome di Esof2020. Per una sfida a colpi di smartphone “contingentati” a pochi secondi, talvolta neanche consultati dai preparatissimi 150 studenti partecipanti. Si è celebrata ieri nell’Aula magna dell’Università la 12.ma edizione di “Scienza a quiz – Gli enti scientifici di Trieste”, gara a base di test organizzata da Lions Club Trieste Host e Leo Club Trieste per le quarte degli istituti superiori della provincia. Un’iniziativa nata per stimolare gli studenti ad approfondire – «con divertimento e anche un pizzico di competitività» – il rapporto con il mondo della scienza, della tecnica e della ricerca, in previsione soprattutto, come si è detto, di Esof2020, che vedrà Trieste “caput Europae” della materia.



La competizione, andata in scena nella mattinata dalle 9.30 per una durata di tre ore, ha visto la partecipazione di sei scuole: circa 150, appunto, gli studenti coinvolti e provenienti dalle quarte dei licei Galilei e Petrarca, dagli istituti tecnici Deledda, Carli e Da Vinci e dal professionale sloveno Stefan. «Siamo al servizio della comunità, soprattutto nel territorio in cui operiamo», hanno spiegato i promotori dell’evento: «Questa giornata deve servire a far conoscere ai giovani il mondo delle scienze e delle comunità scientifiche di Trieste, a volte poco conosciuto, invogliandoli perciò ad approcciare nel loro corso di studi questa fondamentale branca». Il menù di gara è stato strutturato con domande a risposta multipla, quesiti, anagrammi, rebus, riconoscimenti di immagini di volti famosi e molteplici cruciverba: solo 10 secondi per rispondere alle domande, mentre 20 minuti sono stati dati per le parole crociate. Novità per quest’anno è stata l’utilizzo limitato degli smartphone – considerato l’eccessivo impiego nelle precedenti edizioni – consentito solamente nel lasso di tempo necessario a dare le risposte, i dieci secondi canonici conteggiati dopo l’interrogativo: «Non abbiamo bisogno di cercare su internet – hanno ribattuto i concorrenti junior – perché la maggior parte delle risposte le sappiamo, quindi non fanno neanche a tempo a finire di leggere le domande che abbiamo già scritto le risposte».

Il materiale su cui sono stati costituiti i test è stato fornito agli organizzatori dagli enti scientifici aderenti all’iniziativa: in virtù della loro specificità e complessità, si è resa così comunque necessaria, in certi casi, la frettolosa ricerca nel web. Gli studenti in gara, ad ogni modo, per potersi preparare adeguatamente, avevano ricevuto nei mesi scorsi del materiale illustrativo riguardante le attività degli enti coinvolti nel progetto. Il focus dunque? Far conoscere attraverso i test le realtà scientifiche e le figure operanti al loro interno: chi sono, qual è la loro funzione, quante sono le sedi di lavoro, chi le dirige, e quant’altro.

«Un’esperienza divertente, anche formativa dal punto di vista sociale, perché ci si consulta in gruppo e si collabora», ha dichiarato una studentessa: «Chiaramente non sarà possibile ricordarsi in futuro tutte queste informazioni ma resta comunque una gara utile».

I giovani partecipanti, accompagnati dai loro docenti, hanno infatti operato come team e sono stati esaminati da una giuria composta da alcuni ricercatori e dai componenti del Lions Club. Sul podio: primo il Galilei, secondo il Petrarca, terzo il Deledda.—


 

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