Stroncato da un malore in casa a soli 41 anni
È morto Massimiliano Zacchigna. Il suo nome era legato al Pd, al consorzio apicoltori e alla squadra di rugby “Cinghiali”

MOSSA. Il suo nome era legato al Pd. Ma anche agli apicoltori e alla squadra di rugby “Cinghiali” che ha la sede operativa a Mossa. Il verbo è declinato al passato perché Massimiliano Zacchigna, 41 anni, non c’è più. Un malore (forse un infarto) l’ha stroncato nel sonno. E immediatamente la notizia della sua scomparsa si è diffusa in città e nell’Isontino.. A ritrovare il corpo senza vita, assieme ai carabinieri, i famigliari, che non avendo sue notizie si erano recati nella sua abitazione, nel quartiere goriziano di Piedimonte. La notizia ha scosso immediatamente la comunità goriziana e, davanti alla casa, si è radunata una piccola folla attonita. Zacchigna lavorava nel gruppo consiliare del Pd in Consiglio regionale. Il capogruppo dem Sergio Bolzonello lo ricorda come «un uomo stimato, sempre presente e con una grandissima professionalità. Non ci sono parole, questa risulta essere una grossa perdita». «La sua storia all’interno del nostro gruppo è sicuramente una di quelle più longeve – fa eco il consigliere e segretario provinciale dem Diego Moretti –. Da più di 15 anni era un nostro collaboratore, scelto proprio per l’acume politico e la grandissima capacità organizzativa, ma l’amicizia che ci legava andava oltre i confini lavorativi».
Zacchigna era arrivato giovanissimo a Trieste dopo la prima campagna elettorale per Brancati. «Ero presidente della Margherita in quel periodo, il lavoro di Massimiliano - ricorda Franco Brussa - era stato così notevole che dopo le elezioni la scelta di portarlo con me era stata naturale. Era un ragazzo di poche parole ma grande forza d’animo e indefesso lavoratore. Siamo cresciuti assieme sia politicamente sia umanamente: mi è stato vicino come segretario della prima commissione in Consiglio regionale, fino poi alla continuazione del suo lavoro nel gruppo consiliare. Oggi ho perso un membro della mia famiglia».
La sua vita politica lo aveva fatto conoscere negli ambienti goriziani facendolo diventare, tra il 2002 e il 2007, anche consigliere di circoscrizione ma, come ricorda il fraterno amico e collega Miloš Čotar, «le sue passioni erano davvero molteplici e profonde. Un grandissimo uomo che quando si metteva in testa di imparare qualcosa l’approfondiva fino a raggiungerne il nocciolo. La natura e il verde erano diventati la sua seconda vita, aveva intrapreso per affascinazione delle api, l’hobby dell’apicultura e ne era diventato un vero cultore della materia, inventando nuovi apiari con collaborazioni di amici professionisti del settore, come Matteo Novacchi, anche dando una mano al consorzio Apicoltori di Gorizia».
Ma la sua seconda e grande famiglia, da qualche anno, era quella nata nel campo della palla ovale.
Massimiliano, proprio in questi mesi, aveva appena passato il testimone di presidente dell’associazione Gorizia Rugby “Cinghiali” a Federico Gabrielcig, consigliere comunale, che sui social dell’associazione scrive: «Se oggi noi tutti vestiamo questa maglia è grazie a lui e al suo amore per questo sport e per questa squadra. Non dimenticheremo mai la passione che metteva sul campo e fuori per rendere sempre più forte questo gruppo. Ci stringiamo in un forte abbraccio alla famiglia, a cui vanno le nostre condoglianze ed i nostri pensieri». —
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