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Fermato il furgone delle badanti: maxi-multa da quasi 5 mila euro

Controllo in via Foscolo per un trasportatore ucraino privo di autorizzazione. Agenti pesano il veicolo: il mezzo troppo pieno sfora di quasi 2 tonnellate

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MONFALCONE Badanti appiedate: salta il rientro a casa. È accaduto sabato scorso, in via Ugo Foscolo, dove un furgone ucraino convertito a “taxi internazionale” è rimasto impigliato nella rete degli implacabili controlli effettuati dalla Polizia municipale di Monfalcone, che da mesi ininterrottamente monitora la regolarità dei trasporti, concentrandosi spesso su quelli da e verso i paesi esteri.

Il mezzo “casalingo” conduceva merci e persone, soprattutto badanti e collaboratrici domestiche, verso il paese con capitale Kiev. Alla guida c’era H.C., 35enne ucraino, che però – come appurato da successive e più approfondite verifiche – svolgeva il suo mestiere senza l’autorizzazione internazionale, necessaria in simili casi.

Ma l’assenza di titolo era solo la punta dell’iceberg. Infatti, stando alla carta di circolazione del furgone, il veicolo avrebbe dovuto avere una massa massima – si passi il gioco di parole – a pieno carico di 3.500 chilogrammi. Invece, sfoderato il kit di piattaforma mobile per la pesatura, l’ultimo gingillo tecnologico acquistato dall’amministrazione comunale proprio per fronteggiare autotrasportatori indisciplinati, è saltato fuori che, di chilogrammi, ne aveva accumulati ben 5.300 tra merce e persone. Insomma, limiti sfondati e neanche di poco: quasi 2 tonnellate in più. Morale della favola: multa da salasso. Precisamente 4.130 euro per il trasporto abusivo e altri 422 per il peso eccessivo del furgoncino.

Non solo: siccome il veicolo aveva targa straniera, il guidatore ha dovuto saldare subito la somma. Ugualmente però è scattato un fermo amministrativo della durata di tre mesi, provvedimento correlato all’abusività del trasporto. Sicché le sei, tra badanti e collaboratrici domestiche, che già pregustavano l’agognato rientro a casa giocoforza sono state costrette a scendere dal mezzo e cercare un trasporto alternativo. E alcune, per quel week-end, hanno sicuramente dovuto rinunciare al viaggio.

I furgoni, come spiega il comandante della Polizia locale Rudi Bagatto, vengono solitamente utilizzati per effettuare trasporti abusivi perché più piccoli degli autocarri e non dotati di cronotachigrafo. Dispositivo che altrimenti obbligherebbe ai sensi di legge il conducente a effettuare le pause lavorative per la sicurezza sua e degli altri utenti della strada. «Però – spiega sempre Bagatto – l’utilizzo di furgoni al posto degli autocarri presenta il limite del peso massimo di 3,5 tonnellate, comprensive anche di persone ed eventuali merci».

In barba alla regole, dunque, tali veicoli vengono stipati di viaggiatori e pacchi, per poter trarre ovviamente il massimo profitto dalle lunghe tratte, quasi sempre con destinazione a Est. Il peso indicato nella carta di circolazione, come peraltro sottolinea sempre il comandante della Municipale, ha la finalità di esprimere il fardello massimo trasportabile nell’alveo della sicurezza, cioè per garantire una corretta frenata del mezzo, nonché la sua stabilità. Inoltre il trasporto abusivo configura una concorrenza sleale nei confronti di chi invece esercita la professione nel pieno rispetto della legge e del Codice stradale. Di qui il sanzionamento di H.C., che ha saldato subito l’ingente somma (4.552 euro), finita nelle casse municipali. Il conducente e le sei donne hanno dovuto così abbandonare il veicolo e attenderne eventualmente un altro autorizzato per ripartire nel loro viaggio. –


 

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