MOSSA. Milletrecentotrenta euro complessivi.

Questo l’ammontare complessivo delle indennità di carica (i gettoni) degli amministratori comunali di Mossa. A stabilirlo una determina affissa all’albo pretorio del Comune, ma disponibile anche sul sito web istituzionale. Lo stanziamento copre l’intero 2018: dal primo gennaio al 31 dicembre. Ma quel documento è interessante soprattutto per l’allegato che tiene la contabilità relativamente alle presenze e alle assenze dei singoli consiglieri comunali. Va detto che l’assemblea civica si è riunita, nel corso dell’anno passato, sette volte. E i più presenti, totalizzando un sette su sette, sono stati il sindaco Elisabetta Feresin e l’assessore comunale alle Infrastrustrutture e ai Lavori pubblici Claudio Degano. Non si sono lasciati scappare una seduta partecipando alle riunioni del 26 marzo, del 17 maggio, del 18 giugno, del 13 agosto, del 26 settembre, del 29 novembre e del 21 dicembre. Il secondo gradino del podio ha delle estensioni considerevoli visto che deve ospitare il vicesindaco Edi Kocina, gli assessori comunali al Welfare (e candidata sindaco) Emanuela Russian e all’Istruzione Andrea Bullitta e i consiglieri (di maggioranza) Paolo Medeot e Christian Patrizi (di opposizione). Sono mancati una volta soltanto. Cinque le presenze, con due assenze, per Marta Milazzo, Michel Mucci, Mario Patrizi e Marco Medeot.

A chiudere la classifica ci sono due consigliere comunali che, alle ultime elezioni, si erano proposte per guidare il paese: entrambe erano candidate sindaco con liste completamente diverse e se stante. Si tratta di Antonella Simonelli che ha partecipato ai lavori del Consiglio comunale due volte su sette.

Mentre la più assente in assoluto è stata Patrizia Cossovel, già apprezzata maestra della scuola materna di Mossa oggi in pensione, che ha disertato sei sedute, partecipando solamente ai lavori del Consiglio comunale convocato il 17 maggio dello scorso anno. —

Fra.Fa.

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