Giorno del Ricordo, ok al piano sicurezza
Definite le misure per l’evento di domenica, con il vicepremier Salvini fra i presenti, e per il raduno degli skinhead di domani

Domani e domenica saranno giornate di vigilanza per le forze dell’ordine di Trieste, tra il presidio del Veneto Fronte Skinhead in viale XX Settembre sabato e la cerimonia del Giorno del Ricordo a Basovizza il giorno successivo.
Ieri si è riunito il comitato di sicurezza, che si è limitato a confermare tutte le misure previste dai regolamenti in questi casi. Non ci saranno iniziative speciali. Commenta il vicesindaco di Trieste Paolo Polidori: «Per quanto riguarda il presidio di sabato non ci saranno contromanifestazioni, l’evento sarà di dimensioni ridotte e quindi non sembra siano necessari grandi schieramenti di forze».
Per il giorno successivo, sono state avviate tutte le procedure del caso. Come spiegava nei giorni scorsi il prefetto Valerio Valenti: «È stata annunciata la presenza del ministro dell’Interno Matteo Salvini, e quando si muove il titolare del Viminale si attiva un piano specifico di tutela. Seguiremo le indicazioni di quel piano adattandole alla situazione particolare, nulla di straordinario».
Anche il comandante del corpo della polizia municipale di Trieste, Walter Milocchi, conferma che si tratterà di un fine settimana impegnativo ma di routine: «Per quanto ci riguarda non ci saranno particolari schieramenti da fare. Il presidio del Veneto Fronte Skinhead è un genere di mobilitazione non nuovo a Trieste e che non desta particolare preoccupazione in termini di sicurezza né tanto meno di scorrimento del traffico».
Il presidio di Veneto Fronte Skinhead, cui è annunciata l’adesione anche delle sigle Gruppo Unione Difesa e Avanguardia nazionale, è stato presentato nei giorni scorsi dalla formazione di destra radicale. Nel farlo il Vfs partiva dalle foibe per fare poi proclami su presunti processi di sostituzione etnica della popolazione europea. —
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