ROMA Chi ha sparato a Manuel Bortuzzo, il nuotatore 20enne rimasto paralizzato dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola la notte di sabato scorso all'Axa, nel quadrante sud di Roma, ora ha un volto.
La svolta nelle indagini della polizia è avvenuta dopo il ritrovamento della pistola usata per colpire il ragazzo nato a Trieste, sabato notte a piazza Eschilo.I due ragazzi di 24 e 25 anni, sospettati del ferimento e ascoltati in serata in questura, hanno confessato di aver sparato, ma per errore. Sono entrambi di Acilia, quartiere poco distante dal luogo del ferimento.
Uno dei due avrebbe un doppio taglio di capelli, che corrisponde anche alle descrizioni dei testimoni.
Sarebbero stati dunque loro i due uomini a bordo dello scooter scuro da cui sono partiti i colpi. «Gli infami che hanno sparato a Manuel Bortuzzo devono marcire in galera: spero vengano individuati con certezza al più presto», ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Un'ulteriore conferma arriverà dai rilievi sull'arma trovata dagli investigatori in un campo poco distante dal punto in cui Manuel è stato ferito.
La scientifica è al lavoro per isolare le impronte e avere ulteriore conferma del responsabile. I poliziotti della Squadra Mobile hanno ricostruito il percorso di fuga dei due uomini attraverso l'analisi delle telecamere e il racconto di alcuni testimoni. Al momento l'ipotesi rimane quella dello scambio di persona.
Chi ha ha sparato probabilmente ha confuso Manuel con un altro che gli assomiglia, magari con qualcuno che poco prima aveva preso parte a una rissa nel pub dall'altro lato della piazza o con qualcuno da punire per altre ragioni. La calibro 38, una pistola di piccole dimensioni, è preferita da chi non intende lasciare tracce evidenti: i bossoli infatti non vengono espulsi come nelle pistole semiautomatiche.