LUBIANA Nel Paese dove un cameriere riceve uno stipendio medio di 270 euro e un meccanico di 300, si è pensato improvvisamente di andare alla conquista dello spazio.
E se la cosa di per sè fa sorridere, lascia addirittura basiti se a pensare a una passeggiata sulla luna è un governo frutto di elezioni democratiche alla guida di un Paese nel cuore dei Balcani. Sì, stiamo parlando della Bosnia-Erzegovina, uno Stato che non è ancora in grado di controllare il proprio spazio aereo, ma non arrossisce nel pensarsi protagonista delle guerre stellari.
L'ordine del giorno della sessione di governo di mercoledì a Sarajevo includeva infatti una bozza per l'adesione della Bosnia-Erzegovina al Trattato sui princìpi che governano le attività degli Stati per l'esplorazione e l'uso dello spazio, tra cui la Luna e altri corpi celesti, meglio noti come "Trattato sullo Spazio Esterno".
Questo tema all'ordine del giorno di uno Stato che l'Onu valuta possa perdere metà della sua popolazione nei prossimi 80 anni ha suscitato prevedibili prese in giro sui social network. «Dovremmo prima inviare un burek (torta tradizionale)...», o «Houston abbiamo un problema...» sono solo alcuni dei commenti. «Questo è del tutto normale, dato che in Bosnia costruiamo le migliori scope di betulla del mondo con una vasta gamma. La vera domanda è chi sarà il primo astronauta a "ramazzare" sulla Luna. Il presidente a tre teste sarebbe la scelta migliore», ha scritto "Astronauta", riferendosi alla presidenza di Stato tripartita. «Sono d'accordo, dovremmo mandare i nostri politici ... ma con un biglietto di sola andata», scherza Željko. «Tuttavia - ha aggiunto “Neil Armstrong” - se lo facciamo, la guerra scoppierà sulla Luna entro una settimana».
Il trattato permetterebbe alla Bosnia di inviare un uomo nello spazio, mentre proibisce chiaramente la costruzione di basi militari nell'orbita della Terra. Il proponente formale del progetto di schema sul trattato relativo allo spazio extra-atmosferico è il ministero dei Trasporti e delle comunicazioni.
E se costruissero invece la ferrovia Sarajevo-Belgrado? No, hanno ragione, la Bosnia andrà prima sulla luna. —