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Le dimissioni di Zanetti dal Cda si trasformano in caso politico

Centrodestra all’attacco dopo la mancata sostituzione dell’ex vicepresidente Il deputato forzista Pettarin chiede «trasparenza e garanzie sulla gestione»

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«Quanto accaduto è un problema molto grande», evidenzia il deputato forzista Guido Germano Pettarin. «Scelta indecente e illogica», definisce invece il gruppo Udc la mancata nomina di un sostituto di Marino Zanetti all’interno del Cda della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia da parte del Consiglio di indirizzo.

Le dimissioni di Zanetti dalla vicepresidenza del consiglio di amministrazione della Fondazione Carigo, alla fine, sono diventate un caso politico. La conclusione non poteva essere diversa nonostante, con tempi e modi differenti, da un lato, il sindaco Rodolfo Ziberna e, dall’altro, la presidente Roberta Demartin avevano ribadito che l’ente è privato e che la politica doveva rimanere fuori da via Carducci. Di fatto la fine era scritta nelle premesse e i silenzi iniziali dei protagonisti hanno solo aiutato ad alimentare l’incendio.

Pettarin parla ora di un malessere intenso e ribadisce che le dimissioni di Zanetti non possono passare sotto traccia. «Non basta che vi sia qualche rassicurazione e tanto meno che il Cdi decida di non sostituire il dimissionario, quasi a dire che quanto accaduto non è un problema», evidenzia, aggiungendo: «Invece è un problema molto grande. Una spaccatura così importante in seno all’organismo che gestisce il più importante patrimonio della collettività goriziana e isontina non può passare sotto silenzio. Chiedo con forza all’ex vicepresidente e alla presidente di rendere noti in dettaglio i motivi del dissenso, quelli così profondi da aver portato alle dimissioni, affinché l’opinione pubblica sappia cosa accade nelle segrete stanze di via Carducci e sappia se può continuare o meno a far affidamento sulla attuale leadership per la seria gestione amministrazione e crescita del più importante patrimonio storico culturale ed economico della nostra gente. Un ente privato la fondazione, certo, ma di tale interesse pubblico da non potersi sottrarre alla massima trasparenza possibile. Se da un lato il rispetto formale dello Statuto è essenziale, dall’altro è indispensabile ascoltare il territorio e i suoi rappresentanti. Quanto successo fa capire come l’ascolto sia deficitario in Fondazione».

Ex consigliere comunale Udc, Zanetti incassa anche la solidarietà del partito. Il presidente del consiglio comunale Luca Cagliari e l’assessore Roberto Sartori notano che l’ormai ex vicepresidente «da tempo non condivideva più alcune scelte fatte da un Cda a trazione centrosinistra». Ricordando «gli attacchi sia interni, sia esterni che la città sta subendo», i due Udc rincarano poi la dose: «Non ci risulta che i precedenti presidenti ed organi della Fondazione che si sono succeduti nel corso dei mandati abbiano osato tanto, semmai il contrario, per questo invitiamo la presidente Demartin ed il Cdi a riunirsi al più presto affinché possano nominare un sostituto, altrimenti si assumeranno la responsabilità di questa scelta illogica e penalizzante per Gorizia». —





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