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«Cerimonia ridimensionata grazie alle nostre pressioni»

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«Evidentemente un primo piccolo risultato lo abbiamo ottenuto. Le tante pressioni esercitate in questi anni se non altro hanno portato a contenere e ridimensionare la cerimonia della Decima Mas».

La presidente dell’Anpi di Gorizia Anna Di Gianantonio torna sul significato e sul bilancio della manifestazione antifascista organizzata in piazza Vittoria in concomitanza con la visita in Municipio dei reduci della Decima Mas, e commenta il fatto che a differenza di quanto accaduto 12 mesi fa non ci sono state “appendici”, come l’inno in sala Giunta o qualche saluto romano. «Non credo proprio che tutto questo sia dovuto ad una presa di coscienza da parte dell’amministrazione comunale, ma piuttosto penso sia frutto delle pressioni che tutti noi antifascisti abbiamo esercitato nel corso del tempo, e anche in questi giorni – dice Di Gianantonio –. Da questo punto di vista, è un primo risultato positivo per noi». Ma l’Anpi è soddisfatta soprattutto per il segnale arrivato dalla piazza. «La partecipazione è stata numericamente importante – dice ancora la presidente della sezione goriziana –, ed è stato significativo il fatto che tante sigle, organizzazioni e partiti diversi hanno sostenuto l’iniziativa: penso a figure come Moni Ovadia, oppure attuali e passati parlamentari, e ancora tanti esponenti della politica di centrosinistra di oggi. La contestazione al Pd? Sono cose che possono capitare all’interno di uno schieramento che da tempo presenta qualche punto di vista diverso, non è stato nulla di grave».

E proprio sull’attacco verbale di un gruppetto di manifestanti nei confronti del Pd – reo a loro giudizio di «essere stato il partito che più ha fatto per sdoganare il fascismo» – interviene il segretario isontino Diego Moretti. «Dispiace, soprattutto perché parliamo di contestazioni assolutamente strumentali e assurde. La realtà è che sabato a parte quei pochi contestatori abbiamo visto una piazza unita, tante persone e anche molti giovani, al contrario di quanto pensa Ziberna. E anche se la manifestazione si fosse svolta davanti al Municipio sono convinto che da parte di tutti gli antifascisti ci sarebbe stata una protesta totalmente pacifica, proprio come è avvenuto in piazza Vittoria». —



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