Grado nella legge per le isole In ballo 20 milioni all’anno
Dopo il pressing della senatrice Marin e dei colleghi veneti nel testo aggiunte le aree lagunari e lacustri che potranno sfruttare il 10% del finanziamento

È all’esame della Camera la Legge quadro per lo sviluppo delle isole minori marine, lagunari e lacustri. Il disegno di legge è stato approvato dal Senato il 17 ottobre e fra le isole inserite nei tre elenchi c’è anche Grado. Quando in commissione, prima dell’approvazione al Senato, era giunta la proposta di legge erano state previste solo le isole minori marine. La senatrice Raffaella Marin e i colleghi del Veneto hanno fatto pressione per inserire quelle lagunari alle quali sono state aggiunte infine anche quelle lacustri. Una proposta di legge per sostenere la crescita sociale ed economica di queste isole minori, «in considerazione del valore unico – si legge nel testo approvato dal Senato – che esse rappresentano sotto il profilo naturalistico e ambientale, delle tradizioni e delle particolari culture che vi sono conservate». Sono molteplici gli obiettivi. Si va dal favorire una buona qualità della vita ai servizi di telecomunicazioni su banda larga, per telemedicina, telelavoro, teleformazione e l’offerta formativa scolastica, all’uso di veicoli a basso consumo, interventi per la ciclabilità, l’estensione della rete di piste ciclabili e bike sharing. Ancora, promozione e riqualificazione dell’offerta turistica, fruizione e recupero dei beni culturali, incremento di fonti energetiche rinnovabili. Altro obiettivo, favorire il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente limitando la costruzione di nuove strutture e gli ampliamenti nel rispetto degli strumenti di pianificazione territoriale.
La legge prevede un finanziamento annuo di 20 milioni di euro al momento fino al 2024. Il 90% è destinato alle isole minori marine che sono 57. Citiamo Lampedusa, Linosa, Giglio, Elba, Ventotene, Filicudi, Panarea, Stromboli, Vulcano, Asinara, La Maddalena, Favignana, Pantelleria, Ischia, Capri. Il 10% dei fondi va per i progetti che i Comuni delle isole lagunari e lacustri presenteranno. Per le lagunari si fa riferimento alla laguna veneta come Lido, Murano e Burano, a quelle siciliane dello Stagnone e a Grado. Sei sono le isole lacustri, dal lago di Garda al Trasimeno alle isole Borromee. La legge prevede l’istituzione al Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Comitato per le isole minori presieduto dal ministro per gli affari regionali e le autonomie, composto dai rappresentanti dei ministeri dell’Interno, delle Infrastrutture e Trasporti, dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, dell’Economia e delle Finanze, delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, nonchè da un rappresentante delle regioni dove si trovano le isole minori, da due rappresentanti dell’Associazione nazionale dei Comuni delle isole minori e da un sindaco per quelli delle isole minori.—
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