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Fvg, bonus asili da 600 euro per chi ha due o più figli

La giunta cala l’asso nel primo giorno di discussione della manovra in Consiglio. Contributi mensili previsti per le famiglie con Isee sotto i 50 mila euro

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TRIESTE La giunta Fedriga mette in tavola il piatto forte della manovra di bilancio. Sarà il sostegno economico alle famiglie con due o più figli a caratterizzare la legge di stabilità: dal secondogenito in poi, il centrodestra garantirà infatti un bonus fino a 600 euro al mese per la frequenza dell’asilo nido. A patto che il nucleo stia al di sotto di un’Isee da 50 mila euro. E intanto la maggioranza accantona 1,2 milioni di euro in vista di un intervento successivo alla manovra, per sostituire la pratica delle poste puntuali. La prima giornata dedicata al ddl di stabilità passa interamente nel dibattito generale, ma è fuori dall’aula che si prendono le decisioni. Nel tardo pomeriggio le stanze che ospitano la giunta sono un continuo viavai di politici e funzionari. L’assessore al Bilancio Barbara Zilli si confronta con i direttori centrali responsabili delle Finanze e della Famiglia, ma il parto sembra a un certo punto slittare all’indomani.

Poi arriva anche il governatore Massimiliano Fedriga e finalmente si trova il punto di caduta: le espressioni da tese si fanno sorridenti e Zilli può annunciare l’emendamento. «La giunta – dice l’assessore – ha approvato un importante provvedimento a sostegno della natalità, con la finalità di dare sostegno alle famiglie con più figli». L’intervento sui nidi costerà a regime oltre 14 milioni all’anno, ma gli uffici sono ancora al lavoro per chiarire i contorni di un provvedimento che andrà costruito nei dettagli entro il prossimo ciclo di iscrizioni di gennaio. Zilli parla di «sostanziale gratuità, tramite un contributo fino a 600 euro per la frequenza degli asili nido per i figli successivi al primo, a favore dei nuclei familiari con Isee fino a 50 mila euro». Per il primogenito lo sconto resta quello attualmente previsto, valido per le famiglie con Isee fino a 30 mila euro. Al momento resta inoltre valido il bonus bebè della giunta Serracchiani: 1.200 euro all’anno, per un triennio per ciascun figlio nato dal primo gennaio 2018 in una famiglia al di sotto dei 30 mila euro di Isee. A gestire la nuova misura sarà l’assessore Alessia Rosolen. Per la responsabile della delega alla Famiglia, «la norma aiuta nel contempo natalità e lavoro femminile, dando una mano non solo alle famiglie povere ma anche al ceto medio, con un provvedimento fortemente voluto dal presidente Fedriga.

È il primo passo per dire che siamo una regione a misura di bambino e di famiglia». Il regolamento verrà scritto dopo la finanziaria: «Valuteremo se far valere la norma solo per i nuclei dove lavorino entrambi i genitori», spiega Rosolen, annunciando che «la misura varrà solo per le famiglie residenti in Friuli Venezia Giulia da almeno cinque anni». Non è ancora quella legge sulla famiglia più avanzata d’Italia che a inizio legislatura Fedriga aveva promesso entro l’anno, ma per l’assessore «arriverà anche quella e intanto faremo partire l’accreditamento dei requisiti di servizi e formazione offerti nei nidi, dopo 13 anni di rinvii». Contrariamente a quanto emerso ieri, la maggioranza chiude inoltre l’accordo per superare le poste puntuali. Il centrodestra inserirà 1,2 milioni nel Fondo legislativo dell’amministrazione. Come spiega il presidente del Consiglio, Piero Mauro Zanin, «dopo la manovra si definiranno i campi prioritari e si raccoglieranno in commissione Bilancio le richieste di tutti i gruppi consiliari, inclusa l’opposizione. Alla commissione il compito di fare sintesi, demandando poi alla giunta la responsabilità dell’atto amministrativo che distribuirà le risorse senza necessità di scrivere una legge». —

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