Cervello in provetta: proverà sentimenti?
Lo straordinario utilizzo delle cellule staminali e la costruzione dei mini-organi

TRIESTE Immaginate un cervello che si sviluppa e pensa in una piastra di laboratorio. Avrà coscienza di sé? Proverà sentimenti? E se questo fosse fatto metà di cellule umane e metà di cellule di scimmia? Sembra fantascienza, invece non è lontano dalla realtà. Tutto è cominciato nel 2009, quando ci si è resi conto che le cellule staminali dell’embrione possono essere utilizzate per costruire dei mini-organi in laboratorio. Il primo fu Hans Clevers, in Olanda, che ottenne un mini-intestino. Poi Yoshiki Sasai, in Giappone, generò un’intera retina e Thomas Eschenhagen e Wolfram Zimmermann, in Germania, produssero strutture 3D di cuore, in grado di contrarsi. E poi ancora reni, vesciche, fegati. Questi organoidi sfruttano le capacità delle cellule staminali di specializzarsi e assemblarsi in maniera spontanea. Un organismo intero in fondo deriva da una singola cellula (l’uovo fecondato), che si duplica, specializza e assembla nei diversi organi; gli organoidi fanno lo stesso in provetta.
Questi mini-organi sono di straordinario interesse per la medicina: possono essere utilizzati per studiare le proprietà biologiche degli organi umani senza ricorrere agli animali oppure per sviluppare nuovi farmaci. Ancora più importante, gli organoidi possono essere ottenuti dalle cellule iPs, ovvero le cellule embrionali specifiche per ciascun individuo. Pensate a un paziente che soffre di un’aritmia cardiaca: prendete un suo globulo bianco dal sangue, lo trasformate in una cellula staminale, da questa ottenete un organoide cardiaco; su questo, testate tutti i farmaci a disposizione per trovare quello che cura il paziente in maniera personalizzata.
L’aspetto ancora più affascinante, e la grande complicazione etica, nasce da quando Sergiu Pasca, 36 anni, romeno, ora professore a Stanford, uno dei giovani geni contemporanei – l’ho conosciuto a Palo Alto l’anno scorso: una persona di estrema socievolezza, che sprizza intelligenza – ha cominciato a sviluppare organoidi di cervello da persone normali e da pazienti con varie malattie neurologiche, dall’epilessia all’autismo, scoprendo che questi mantengono alcune delle caratteristiche proprie della malattia.
Cervelli malati in provetta, quindi, in virtù dei quali il New York Times ha inserito Pasca nella lista dei Visionari nella Medicina. La settimana scorsa una ricerca dell’Università della California a San Diego ha mostrato come, dopo 6 mesi di coltura, questi organoidi di cervello mostrano un elettroencefalogramma indistinguibile da quello di un bambino nato prematuro. Viene veramente da chiedersi se queste strutture siano anche in grado di “pensare” o se, sviluppandosi, possano acquisire coscienza della propria esistenza. –
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