Da viale Miramare a Crosada scatta il piano restyling delle aiuole a Trieste
Il Comune censisce 45 aree verdi malandate. Giardinieri in azione anche in piazza Vico e in Barriera

TRIESTE A Trieste calpestare le aiuole significa mettere i piedi su «siti strategici». L’amministrazione comunale di Trieste dal “pollice verde” ha elaborato un progetto di manutenzione ordinaria di aiuole e fioriere dei «siti cosiddetti strategici» con una impegno di spesa pari a quasi 140 mila euro per un anno di cura del verde (365 giorni). Le aree verdi censite sono 45: si va dalle aiuole di piazza Venezia a quelle di piazza Perugino, dalle fioriere del centro cittadino alla aiuole spartitraffico del bivio di Miramare, dalla Rotonda del Boschetto al Quadrivio di Opicina. Lo scopo è quello «di mantenere in uno stato decoroso e in adeguate condizione igieniche e di sicurezza queste aree verdi strategiche». Tutte di proprietà comunale o in concessione.
Tra le motivazioni, si legge nella determina, c’è anche quella di «meglio ottemperare alle richieste di intervento dei cittadini». Per «siti strategici» si intendono quelli «di vocazione turistica per il loro posizionamento sui principali assi viari o pedonali nonché punti di accesso alla città lungo percorsi di interesse turistico, nelle piazze fulcro di attività collettive e luoghi di aggregazione per i cittadini». In pratica sono il biglietto da visita della Trieste turistica.
Il servizio «di manutenzione ordinaria dei siti strategici» sarà affidato a una ditta esterna ed esperta scelta tra una rosa ci cinque dopo una procedura negoziata. Gli interventi previsti vanno dallo sfalcio alle potature, dal diserbo selettivo alla gestione degli impianti di irrigazione, dagli interventi di derattizzazione alla piantumazione per mandare inalterato il paesaggio verde. Un’attenzione particolare è rivolta alle potature lungo la pista ciclabile di viale Miramare come pure alle aiuole che vanno dal nuovo parcheggio di via Boveto alla Stazione centrale dei treni. Nella lista c’è anche l’aiuola della Sala Tripcovich che il Comune vorrebbe abbattere e che attualmente risulta transennata.
E c’è anche piazza Vittorio Veneto con le piante rampicanti nei vasi di arredo che non crescono e che, a distanza di 13 anni, non riescono ancora a produrre un po’ d’ombra. Nella lista compare piazzale dei marinai davanti alla Stazione Marittima, dove fa bella mostra la statua di Nazario Sauro. Ci sono le aiuole attorno alla fontana della pineta di Barcola. C’è poi l’area Urban con piazzetta Trauner e via Crosada. Tra i «siti strategici» ovviamente compaiono le aree archeologiche (Teatro Romano, via Chiuchiara e Tor Cucherna), diverse piazze cittadine (Venezia, Perugino, Sant’Antonio, Vico, Puecher, Foro Ulpiano, Campo San Giacomo, tra i Rivi, piazzale Resistenza), le rotatorie (Boschetto, Largo Giardino, via Nazionale, Quadrivio di Opicina, via dell’Istria), gli spartitraffico (via Murat con Campi Elisi, Obelisco, via Forlanini, corso Cavour, Bivio di Miramare), le chiese (San Silvestro e scala, San Vincenzo in via Petronio).
Tra le aiuole strategiche si segnalano anche quelle di largo Irneri, largo Barriera, via Capodistria, parcheggio vi a Costalunga, via Maestri del Lavoro, via Locchi, via Ponzanino, via del Vento, Largo Petazzi (area Stock). In tutto 45 siti da mantenere decorosi.
I commenti dei lettori