Va a cena con cinquanta amici e al momento del conto sparisce
La vicenda è accaduta al ristorante pizzeria Al salice. Denunciata una rom 29enne. Doveva pagare 2.200 euro, più altri 2.000 di danni procurati dalla tavolata al locale

CERVIGNANO Hanno mangiato “a sbafo” in cinquanta e, tra un brindisi e l’altro, se ne sono andati senza pagare il conto di 2.200 euro. È successo lo scorso 29 settembre, nel capoluogo della Bassa friulana, ma la notizia è stata resa nota soltanto ieri.
Protagonista dello spiacevole episodio, suo malgrado, la titolare del ristorante pizzeria Al Salice di via Chiozza.
Tutto ha avuto inizio con una telefonata di una ventinovenne italiana di etnia rom, residente a Reana del Rojale.
La donna ha contattato il locale chiedendo di prenotare un tavolo per cinquanta persone. I convitati, arrivati a destinazione in cinquanta, come previsto, hanno consumato una lauta cena e hanno brindato in allegria. Vino, birra, bibite gassate di ogni tipo, pesce, carne, pizza e gli immancabili dolci.
Una cena luculliana, durata oltre tre ore. Nell’euforia generale sono stati anche rotti alcuni bicchieri e danneggiate alcune sedie. Il danno ammonta a circa 2 mila euro.
Stando a quanto riferito, l’atmosfera, complice qualche bicchiere di troppo, era particolarmente allegra.
Dopo la serata in compagnia, i partecipanti alla cena si sono dati la buonanotte e, tra una risata e una stretta di mano, hanno salutato la titolare, con la promessa che la ragazza sarebbe passata a pagare successivamente.
Così non è stato. Nonostante le continue rassicurazioni, la giovane donna che aveva prenotato per la serata di sabato 29 settembre, lasciando il proprio nome e cognome, non si è più vista.
La titolare del noto locale cervignanese, comprensibilmente indispettita, dopo alcuni giorni si è recata dai carabinieri della stazione di Cervignano per sporgere denuncia.
I militari dell’Arma hanno identificato la ventinovenne, che, nel frattempo, si era resa irreperibile. La donna è stata denunciata per le ipotesi di reato di danneggiamento e insolvenza fraudolenta.
Un episodio analogo si era verificato, lo scorso anno, anche nel capoluogo friulano.
In quell’occasione, avevano mangiato gratis in settanta in occasione di un compleanno organizzato alla trattoria Autocentro di Udine.
Il conto non pagato era di oltre 4 mila euro.
Una festa a dir poco hollywoodiana per il compleanno della figlia sedicenne. Gli invitati avevano mangiato per quasi nove ore consecutive e bevuto quattro fusti di birra e quaranta litri di coca cola ma al momento di pagare il conto avevano lasciato il locale con un sorriso promettendo che sarebbero tornati il giorno dopo a saldare.
Una promessa mai mantenuta.
Il titolare aveva sporto denuncia ai carabinieri nei confronti di una famiglia rom. Il titolare della trattoria udinese aveva anche trovato rotto il rubinetto del bagno e la vaschetta dell’acqua di scarico. —
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