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Trieste, auto in divieto e raffica di multe: tra i servolani scatta la rivolta

Raccolte già 600 firme per chiedere alla Polizia locale di concedere una tregua. I commercianti: «L’altro giorno i vigili sono passati 7 volte. E i clienti fuggono »

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TRIESTE Nei mesi scorsi c’erano state le prime avvisaglie. Ora però l’offensiva anti parcheggio selvaggio a Servola ha subito un’accelerazione improvvisa, con picchi di sette passaggi della Polizia locale in un solo giorno. Un’escalation di controlli, e chiaramente di multe, che sta esasperando chi vive e lavora nel rione.

Un’esasperazione sfociata nell’avvio di una petizione, che ha già raccolto oltre 600 firme per chiedere al Comune di ripensare ad alcuni limiti alle soste. La VII circoscrizione assicura che sono stati avvertiti gli uffici di riferimento, che al più presto effettueranno un sopralluogo per verificare se sia possibile cambiare i divieti presenti.

A farsi portavoce della protesta è Roberta Millini, del negozio Roby Abbigliamento di via di Servola. «Non ce la facciamo più - sbotta la commerciante -. Le multe sono all’ordine del giorno. Questo disagio è iniziato a fine primavera. A giugno alcuni rappresentanti dei commercianti di zona hanno preso parte a una riunione con il vicecomandante della Polizia locale. È stato lui a chiarire la situazione e a spiegare che gli agenti sono costretti a intervenire se chiamati. E che questo succede anche dieci volte di seguito. Tanto che in una giornata sola sono venuti a multare ben sette volte, in altri casi cinque. Ci sono due studi medici, la gente viene sanzionata anche durante il breve tempo di ritiro di una ricetta. È assurdo. Così si uccidono tutte le attività della zona. La gente si ferma sempre meno, sta diventando un vero e proprio incubo».

Le lamentele fioccano anche sui social newtwork, dove molti residenti raccontano di multe prese un po’ ovunque: da via di Servola a via dei Vigneti. «Ieri le pattuglie sono passate quattro volte - riferiscono dal negozio Pane Quotidiano -. Sono talmente accaniti, che una volta abbiamo visto un’auto con una multa davanti e una dietro. E pure il nostro furgone che scaricava la merce è stato “colpito”». Non vanno meglio le cose agli altri locali vicini. «Noi abbiamo preso quattro multe in poche settimane - sottolineano dalla latteria di fronte - e in due casi i vigili non si sono nemmeno fermati a lasciare la notifica, arrivata quindi direttamente a casa. Con una tariffa maggiore. Così non si può andare avanti: servono almeno delle aree lungo la strada per soste momentanee, ad esempio con disco orario, di un’ora al massimo». «Sto perdendo i clienti - spiega il ragazzo dietro al bancone del bar al centro del rione -. Qui si fermavano le mamme dopo la scuola, insieme ai bambini, adesso non vengono più. Tante volte è capitato un fuggi fuggi generale, hanno abbandonato velocemente le tazzine qui, scappando fuori all’arrivo dei vigili, e spesso non hanno fatto in tempo a evitare la multa».

Commercianti e residenti chiedono al Comune che venga rivisto il divieto di sosta in particolare nel tratto di via di Servola che va dal centro del rione verso Valmaura. «Limitazioni istituite tanti anni fa, quando passavano i bus della linea 8, che adesso però non transita più di qua - aggiunge Roberta Millini -. Ssi potrebbero così ricavare almeno un po’ di posti. Ormai parcheggiare è diventata un’impresa impossibile. In attesa che il Comune prenda in considerazione un’eventuale modifica degli stalli, speriamo che questa continua presenza della Polizia locale si riduca. Come mai un’area così periferica deve essere punita in modo così pesante? Già tutte le piccole attività rionali faticano ad andare avanti, con questo comportamento ci stanno mettendo in ginocchio».

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