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Il manifesto della Barcolana in vendita tra Villaggio e web

L’opera della discordia firmata Abramovic non sarà comunque affissa in città. Con il ricavato si compreranno i “seabin”, cioè i bidoni per la pulizia del mare

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TRIESTE In giro per la città non sarà possibile trovarlo appeso ma al Villaggio Barcolana, sulle Rive, sarà sicuramente il protagonista indiscusso visto che – un po’ a sorpresa – se ne potrà acquistare una stampa. A 20 euro al pezzo. Il valore deriva dal prestigio dell’artista, certamente. Ma in questo caso, al di là del prezzo, anche da tutte le polemiche che lo hanno accompagnato. Il manifesto della Barcolana 50 targato Marina Abramovic, infatti, dalla prossima settimana sarà in vendita online e poi soprattutto, dal 6 ottobre, lo si troverà proprio negli stand sulle Rive. Gli iscritti alla regata inoltre lo riceveranno in omaggio.

Se questa è la prima novità, la seconda è che il ricavato servirà per acquistare dei “seabin”, dei macchinari che ripuliscono il mare. Le polemiche sul manifesto erano deflagrate a inizio luglio quando a Milano era stato presentato il poster con l’artista che sventola la bandiera con il motto “We’re all in the same boat” (“Siamo tutti sulla stessa barca”). Da quella barca era però subito sceso il vicesindaco Paolo Polidori, che in quell’essere tutti insieme in mezzo al mare aveva visto un chiaro attacco alle politiche del governo in tema di migranti. A poco erano servite le rassicurazioni sul messaggio che era invece rivolto alla tutela dell’ambiente, come ribadito pochi giorni fa anche dall’artista.

La tregua era stata poi trovata grazie ad un accordo secondo il quale il manifesto non sarebbe stato affisso in giro per la città. L’embargo però non tocca il Villaggio Barcolana, che probabilmente viene considerato territorio neutrale. «Dovrebbero darmi le royalties visto che ho contribuito alle vendite», scherza proprio Polidori, il quale preferisce evitare di alimentare ulteriori polemiche visto che «ero perfettamente a conoscenza che il manifesto sarebbe stato messo in vendita. In ogni caso la questione, per quanto mi riguarda, era già stata chiusa il 25 luglio».

Il presidente della Svbg Mitja Gialuz definisce la scelta di mettere in vendita il manifesto «una non notizia. Ormai è una polemica piuttosto stucchevole». Per chiudere il cerchio, Gialuz, anticipa inoltre che il ricavato della vendita del manifesto servirà per acquistare dei “seabin”. «Si tratta di un progetto innovativo – spiega – che serve per pulire il mare. In città la Wärtsilä ne ha donato uno alla Lega Navale e sono stati raggiunti risultati importanti. In base alla bontà dei cittadini vorremmo acquistarne anche più di uno da regalare alle società del golfo per metterli nelle zone dove sappiamo si accumulano le plastiche e i rifiuti galleggianti».

Proprio ieri peraltro il manifesto è stato accolto con un grande applauso dai 1.500 spettatori del Maggio Musicale Fiorentino accorsi nella città toscana per “Marina Abramovic speaks”, incontro con l'artista organizzato dalla Fondazione Palazzo Strozzi. «Sono orgogliosa di questo manifesto - ha ribadito Abramovic - mi ha molto toccato il fatto che un'opera d'arte possa avere questo effetto. Non credo che l'arte possa cambiare il mondo, ma credo che possa aprire la coscienza per vedere il mondo in modo diverso. Credo che i politici italiani si siano scordati che un tempo gli italiani sono emigrati in tutto il mondo, penso che si debba sempre avere una visione di insieme». —


 

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