In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Ramadan a Grado, il sindaco Raugna sotto accusa per aver dato il palazzetto gratis

Attacchi alla giunta per la concessione a costo zero del Palacongressi. Delbello (Progetto Fvg): «Si appenda il crocifisso all’ingresso»

2 minuti di lettura

GRADO. La questione immigrati è approdata nuovamente in consiglio comunale. Questa volta in modo piuttosto pacato, seppur critico. A iniziare è stato il consigliere di Progetto Fvg, Maurizio Delbello che ha contestato la scelta dell’amministrazione comunale di dare gratuitamente la sala consiliare per la festa di fine Ramadan, cioè per una religione che non è la nostra, senza chiedere nulla al consiglio. Ha colto l’occasione per chiedere al sindaco di far appendere all’ingresso del Palacongressi un crocefisso. Fermo restando che il costo del personale per il servizio al Palacongressi non c’è stato poiché era presente già per altri allestimenti, il sindaco ha ribadito che ci può essere dialogo nel rispetto delle leggi e regolamenti e che non intende mancare di rispetto a quelle persone che si sono già da tempo inserite nella comunità. Quanto al crocifisso («e lo dico da ateo», ha precisato Raugna) è un simbolo che il sindaco ha affermato di rispettare totalmente per ciò che rappresenta, ovvero verso chi ha offerto la propria vita per salvare quella di tutti. «Sbatterlo sulla testa di chi non è cristiano – ha aggiunto – non ritengo sia corretto».

Marin, sempre pacatamente, ha in un certo senso sfidato la maggioranza dicendo che ora il Palazzo dei Congressi dovrà essere dato gratuitamente a tutti annunciando che di certo ci sarà un’associazione di operatori che chiederà sicuramente la sala grande per fare una sorta di festa di fine stagione anche come ringraziamento al proprio personale. Al di là dei lavori del consiglio comunale, sono da registrare alcune note relative alla concessione gratuita del Palacongressi ai bengalesi. «La decisione di Raugna di concedere alla Comunità Bangladesh il Palazzo dei congressi per festeggiare la fine del Ramadan, è uno schiaffo ai gradesi che con il loro voto hanno creduto in lui», ha affermato l’ex consigliere comunale (così si firma) e coordinatore del comitato “Grado NO immigrati”, Renato Bonaldo. Fatti alla mano, ha continuato, l’amministrazione Raugna dimostra di agire al di sopra della volontà dei propri cittadini, stile «mi go vinto e mi comando», che delude profondamente.

Bonaldo ha osservato che nella delibera di Giunta (approvata all’unanimità) con cui è stato concesso il Palazzo dei Congressi, l’amministrazione comunale richiama la necessità di sostenere un’integrazione pacifica. «A Raugna, agli assessori, ma anche alla Comunità Bangladesh – ha aggiunto ancora – va ricordato che l’integrazione pacifica prima passa attraverso il rispetto delle regole. Alcune primarie, come il rispetto per le donne, altre secondarie, ma pur sempre regole, tipo il sovraffollamento degli appartamenti, l’esposizione della merce all’esterno dei negozi e altro». Bonaldo ha chiesto se per all’amministrazione comunale i negozi bengalesi sono una risorsa e se l’amministrazione intende incentivarne l’apertura di nuovi. La Lega Nord ha parlato del confronto Cisint vs Raugna: «Non c’è partita. Il confrontro tra i due sindaci è impietoso in tutte le competenze di un’amministrazione comunale – scrive il Carroccio –; da una parte il sindaco di Monfalcone Anna Cisint che risponde puntualmente ai bisogni e alle aspettative dei suoi cittadini, dall’altra Raugna che dopo due anni non ha ancora capito cosa sta a fare nel palazzo di piazza Biagio Marin».

La Lega Nord aggiunge che l’ipocrisia di Raugna ha ormai toccato livelli siderali: «Da ateo dichiarato, ora folgorato sulla via di Damasco, anzi a voler essere in tema sulla via de La Mecca, invece di occuparsi dei problemi che affliggono la nostra isola si preoccupa solo di compiacere la comunità bengalese risiedente a Grado dimenticandosi di chi l’ha votato e gli ha cambiato la vita, da disoccupato a sindaco abbondantemente pagato dai contribuenti “gradesi”. Concedendo a un’associazione bengalese l’utilizzo gratuito del Palazzo dei congressi ha offeso la dignità delle associazioni gradesi. Sicuramente i social network non sono il vangelo – ha concluso la Lega Nord –, se però il sindaco di Monfalcone riceve giornalmente centinaia di messaggi di sostegno e incoraggiamento mentre quello di Grado riceve tonnellate di guano a parte i commenti della zia e dell’amica della zia, ci sarà un motivo».

@anboemo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

I commenti dei lettori