STARANZANO Rinvenuti tubi di amianto fracassati e gettati per terra tra la vegetazione, in località Sacchetti lungo la strada del canale del Brancolo, a Staranzano. Una zona fino ad oggi rimasta indenne da abbandoni di questo tipo, anche se in alcune occasioni è stato lasciato qualche sacco di immondizia probabilmente lanciato da auto in corsa. La zona incriminata è un’area naturalistica immersa nel verde fra piante secolari e sottobosco che si affiancano all’argine del corso d’acqua.
La segnalazione del ritrovamento è arrivata nei giorni scorsi in Comune, dopo che ignoti avrebbero scaricato nottetempo il materiale lontano da occhi indiscreti. È stata la Stazione Forestale di Monfalcone a informare l’amministrazione comunale del rinvenimento, assieme alla richiesta di avviare la procedura per rimuovere i tubi abbandonati nel più breve tempo possibile. All’apparenza sembrava un mucchio innocuo di materiale, non eccessivamente consistente. Poi esaminandolo più da vicino s’è visto che si trattava di amianto. Si parla di circa una trentina di chili, quanto basta per inquinare l’area specie se piove in quanto il terreno assorbe il minerale killer. I tecnici comunali hanno confermato che si tratterebbe di tubazioni di canne fumarie interne utilizzate all’esterno delle abitazioni. Qualcuno avendo fatto i lavori a casa, ha pensato di disfarsene in questo modo gettatoli sull’argine del Brancolo. L’argine è molto frequentato dagli appassionati della pesca specie nel fine settimana.
«Naturalmente dopo la segnalazione che abbiamo avuto dalla Forestale – spiega uno dei tecnici comunali – dopo un sopralluogo, con la nostra squadra di operai abbiamo subito transennato l’area in modo tale che nessuno si potesse avvicinare e toccare inavvertitamente l’amianto. Successivamente è stata avviata la pratica sia per lo smaltimento che per la bonifica dell’area». A tale proposito il Comune ha individuato una ditta specializzata del settore che, già organizzata per questo tipo di lavoro, qualche giorno fa ha provveduto a rimuovere i tubi di amianto e a risanare la zona. L’asporto è stato affidato alla ditta Costruzioni Isonzo di San Pier d’Isonzo. La rimozione con relativo smaltimento del materiale, inoltre, è costato alle casse comunali circa un migliaio di euro.
C’è amarezza e rabbia per questa nuova situazione in quanto il Comune già da tempo è impegnato nel combattere il fenomeno degli abbandoni. L’ultimo abbandono di amianto risale allo scorso anno in prossimità dell’area degli impianti sportivi di base in via Atleti Azzurri d’Italia a fianco dell’ingresso al campo di calcio dove, accanto a una benna del verde vennero lasciati pure sacchi di immondizia, ingombranti e un lavandino. Anche allora i trasgressori l’avevano fatta franca poiché la telecamera di sorveglianza nella zona non era riuscita a individuare la targa dell’auto.
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