Piano B per l’asilo di via Roma Genitori a capo della gestione
Il Comitato vuole mantenere gli attuali docenti ma anche l’indirizzo cattolico Cisint: «Il Comune garantirà il sostegno economico, come ha sempre fatto»
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Si è aperto uno spiraglio perché la scuola dell’infanzia Maria Immacolata di via Roma rimanga non solo aperta, ma a indirizzo di insegnamento cattolico. È la novità, sostanziale, che il comitato dei genitori ha comunicato ieri al sindaco Anna Cisint e all’assessore all’Istruzione Francesca Tubetti con cui prima di Natale era stato concordato un faccia a faccia, dopo che la parrocchia di Sant’Ambrogio, gestore dell’attività dal 2002, aveva annunciato la chiusura della materna con la fine dell’anno scolastico. A monte del tavolo l’azione già avviata dal Comune per fare in modo che il servizio rimanga aperto. Già il 18 dicembre l’amministrazione ha inviato all’Ufficio scolastico regionale la richiesta al Miur di inserire la materna tra gli istituti statali, con l’impegno del Comune di accollarsi i costi di gestione della struttura, concessa a quel punto in comodato gratuito dalla parrocchia.
A fronte di un’apertura da parte della Curia, il comitato dei genitori sta però verificando la possibilità di assumere la gestione della scuola. Un onere non da poco, a livello di responsabilità finanziaria e non solo, di cui i genitori sono consapevoli. L’analisi in atto riguarda non a caso soprattutto i bilanci pregressi e i costi di gestione dell’attività, costantemente in perdita e alla base della decisione della parrocchia di chiudere, e di conseguenza le possibilità di un miglioramento del risultato economico. Il comitato conta, però, che dopo le festività possa esserci un quadro più completo rispetto alle due soluzioni ora sul tappeto, sapendo che una gestione diretta garantirebbe la presenza delle attuali insegnanti e dell’indirizzo di insegnamento cattolico.
«Quello che è certo è che la scuola non chiuderà – ha ribadito il sindaco – e che, nel caso in cui si decida di non attuare il passaggio della materna tra le scuole statali, il Comune di Monfalcone sosterrà economicamente l’attività dell’istituto come ha sempre fatto». L’eventuale gestore privato incamererà anche per il prossimo anno scolastico il contributo di 20mila euro per l’ospitalità nell’edificio di una sezione della materna statale Collodi, che non potrà ancora contare su una sede propria fino a settembre 2019.
Per garantire la riuscita di entrambe le soluzioni rimarrà fondamentale in ogni caso il numero delle conferme degli attuali frequentanti e di nuove iscrizioni. Un aiuto su questo fronte arriva dalla possibilità, annunciata ieri dal sindaco, di una doppia iscrizione dei bambini, sia nella scuola paritaria sia nell’Istituto comprensivo Randaccio di via Canaletto, in cui la materna sarà incardinata nel caso in cui diventi statale. «Chiederemo subito al parroco don Fulvio Ostroman di offrire questo canale», ha detto ieri Cisint, ribadendo che gli attuali bambini frequentanti e che devono proseguire il ciclo dell’infanzia e gli eventuali fratelli o sorelle entranti il prossimo anno scolastico, anche se non residenti a Monfalcone, avranno il posto assicurato alla Maria Immacolata
La possibilità di accogliere nuovi iscritti c’è, al di là dei 20-25 posti riservati alla Collodi, come emerso ieri. La capienza dell’edificio è al momento di 99 posti e quindi alla Maria Immacolata potrebbe entrare poco meno di una trentina di nuovi alunni. «Siamo però a buon punto – ha aggiunto il sindaco – con l’ampliamento della certificazione anticendio e quindi della capienza a 150 posti. Se il via libera arriverà, si tratterà, in ogni caso, di una risposta importante per la città, che ha bisogno di questa scuola». Stando solo ai dati sui residenti forniti dall’Ufficio anagrafe, nelle scuole dell’infanzia monfalconesi a settembre 2018 potrebbero entrare 297 bambini, una trentina in più rispetto all’anno scolastico in corso. I genitori presenti hanno inoltre sottolineato come pure in questi giorni ci siano state richieste di informazioni per nuove iscrizioni alla scuola paritaria. «Condividiamo con il sindaco l’esigenza che la scuola rimanga aperta e per questo anche noi stiamo lavorando», hanno concluso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
A fronte di un’apertura da parte della Curia, il comitato dei genitori sta però verificando la possibilità di assumere la gestione della scuola. Un onere non da poco, a livello di responsabilità finanziaria e non solo, di cui i genitori sono consapevoli. L’analisi in atto riguarda non a caso soprattutto i bilanci pregressi e i costi di gestione dell’attività, costantemente in perdita e alla base della decisione della parrocchia di chiudere, e di conseguenza le possibilità di un miglioramento del risultato economico. Il comitato conta, però, che dopo le festività possa esserci un quadro più completo rispetto alle due soluzioni ora sul tappeto, sapendo che una gestione diretta garantirebbe la presenza delle attuali insegnanti e dell’indirizzo di insegnamento cattolico.
«Quello che è certo è che la scuola non chiuderà – ha ribadito il sindaco – e che, nel caso in cui si decida di non attuare il passaggio della materna tra le scuole statali, il Comune di Monfalcone sosterrà economicamente l’attività dell’istituto come ha sempre fatto». L’eventuale gestore privato incamererà anche per il prossimo anno scolastico il contributo di 20mila euro per l’ospitalità nell’edificio di una sezione della materna statale Collodi, che non potrà ancora contare su una sede propria fino a settembre 2019.
Per garantire la riuscita di entrambe le soluzioni rimarrà fondamentale in ogni caso il numero delle conferme degli attuali frequentanti e di nuove iscrizioni. Un aiuto su questo fronte arriva dalla possibilità, annunciata ieri dal sindaco, di una doppia iscrizione dei bambini, sia nella scuola paritaria sia nell’Istituto comprensivo Randaccio di via Canaletto, in cui la materna sarà incardinata nel caso in cui diventi statale. «Chiederemo subito al parroco don Fulvio Ostroman di offrire questo canale», ha detto ieri Cisint, ribadendo che gli attuali bambini frequentanti e che devono proseguire il ciclo dell’infanzia e gli eventuali fratelli o sorelle entranti il prossimo anno scolastico, anche se non residenti a Monfalcone, avranno il posto assicurato alla Maria Immacolata
La possibilità di accogliere nuovi iscritti c’è, al di là dei 20-25 posti riservati alla Collodi, come emerso ieri. La capienza dell’edificio è al momento di 99 posti e quindi alla Maria Immacolata potrebbe entrare poco meno di una trentina di nuovi alunni. «Siamo però a buon punto – ha aggiunto il sindaco – con l’ampliamento della certificazione anticendio e quindi della capienza a 150 posti. Se il via libera arriverà, si tratterà, in ogni caso, di una risposta importante per la città, che ha bisogno di questa scuola». Stando solo ai dati sui residenti forniti dall’Ufficio anagrafe, nelle scuole dell’infanzia monfalconesi a settembre 2018 potrebbero entrare 297 bambini, una trentina in più rispetto all’anno scolastico in corso. I genitori presenti hanno inoltre sottolineato come pure in questi giorni ci siano state richieste di informazioni per nuove iscrizioni alla scuola paritaria. «Condividiamo con il sindaco l’esigenza che la scuola rimanga aperta e per questo anche noi stiamo lavorando», hanno concluso.
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