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I ragazzi “interrogano” il sindaco sul welfare

La numero uno del Municipio a confronto con gli allievi delle medie su povertà, droga e disabilità

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Questa volta a interrogare sono stati gli studenti. Quelli della 3D della media Randaccio e della 3Bss dell’Isis Pertini che, partecipando a un progetto sostenuto da fondi Ue sul welfare state a livello europeo, si sono impegnati in una serie di interviste a diversi enti per comprendere la situazione del proprio territorio. Tra questi c’è stato anche il Comune di Monfalcone. I ragazzi hanno dunque “interrogato” il sindaco Anna Cisint per conoscere le leggi che tutelano povertà e disabilità. Gli studenti hanno inoltre chiesto quali sono i servizi che vengono offerti alle persone in difficoltà, quali gli investimenti nel settore socio-assistenziale del Comune.

I ragazzi hanno sollevato però altre problematiche del territorio monfalconese, come la mancanza di una struttura per le persone tossicodipendenti. «Non esiste in effetti un vero e proprio centro a Monfalcone – ha affermato il responsabile del Servizio sociale dei Comuni Andrea Minato –. Le uniche strutture presenti in regione sono a Gorizia e a Udine, ma ci sono delle comunità educative che fanno anche delle terapie». Si è parlato anche dell’integrazione degli alunni stranieri nelle scuole. «L’ideale sarebbe poter fare delle classi meno numerose – ha affermato il sindaco – in modo tale che i bambini stranieri imparino bene l’italiano, mentre a quelli italiani venga garantita una buona qualità di istruzione». I ragazzi, guidati nel progetto per la scuola media dalla docente Paola Petullà e per il Pertini dalla docente Annalisa Floris, si sono inoltre chiesti come il Comune riesca a supportare le persone con un Isee di poco superiore a 6mila euro, dal momento che non si può usufruire dei contributi statali. «Bisogna intervenire con le proprie risorse – ha affermato il sindaco –. Noi abbiamo comunque una mensa in via Natisone, ricorriamo a dei bed and breakfast per le persone in difficoltà. Fondamentale è però l’aiuto del volontariato». Gli studenti hanno inoltre chiesto come si può diventare operatore del Comune in campo socio-assistenziale. Malgrado la difficoltà dell’assunzione, Cisint ha incoraggiato i ragazzi a investire il proprio futuro in questo settore, in quanto Monfalcone ha bisogno di molti operatori sociali. I dati ricavati dallo studio verranno tradotti in inglese e riportati sulla piattaforma eTwining, dove possono essere letti dagli studenti delle scuole italiane, turche e slovacche aderenti al progetto.

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