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Famiglia di 100 volontari dal legale al magazziniere

È una famiglia numerosa e attivissima, quella del comitato goriziano della Croce Rossa Italiana. Una famiglia composta da circa 200 “fratelli”, ovvero i volontari, che si dividono tra le oltre 150...

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È una famiglia numerosa e attivissima, quella del comitato goriziano della Croce Rossa Italiana. Una famiglia composta da circa 200 “fratelli”, ovvero i volontari, che si dividono tra le oltre 150 persone che si occupano delle attività più varie, indossando l’iconica divisa rossa, la trentina di crocerossine e gli 8 volontari militari. Numeri importanti, è evidente, ma ugualmente mai sufficienti a rispondere a tutte le esigenze del territorio. Anche per questo il comitato di Gorizia continua a guardare al futuro, al ricambio generazionale e all’irrobustimento della sua squadra, e nei giorni scorsi ha fatto partire il nuovo corso per aspiranti volontari, che ha raccolto sedici adesioni. Corso che si svolge nella sede di via Codelli 9 (dove la sala riunioni al primo piano è riservata proprio a questo tipo di attività), e avrà una durata di dieci lezioni, due volte alla settimana, dalle 20 alle 22.30.

«Ma questa sede vive praticamente ogni giorno della settimana, per tanti aspetti differenti – spiega Federico Pellegatti, referente per la comunicazione del comitato goriziano della Cri –. Dalle visite mediche all’attività di supporto legale, dall’assistenza a persone in difficoltà alla gestione dei progetti da un punto di vista amministrativo, le cose che facciamo sono moltissime». Proprio Pellegatti mostra gli spazi della struttura di via Codelli. Dove, al piano terra, sono operativi ben tre ambulatori (recentemente rinnovati e forniti di medicinali di base), nei quali operano un medico della Croce Rossa, una crocerossina, un volontario e un medico dell’Azienda sanitaria. Al loro fianco pure un mediatore culturale e interprete, che interviene quando si ha a che fare con persone straniere. «Mediamente vengono visitati circa 25 migranti in ogni giornata di apertura – spiega Pellegatti –, anche se spesso qui si vedono molte più persone, perché diverse hanno necessità di essere solamente registrate».

Sempre al piano terra c’è anche un magazzino, dove vengono sistemati soprattutto i generi alimentari per le persone indigenti. Si tratta ad esempio di pane, pasta, sale, pelati, olio, che vanno a riempire borse della spesa nelle quali si trovano poi anche i prodotti per l’igiene personale. Il tutto è destinato a utenti che hanno ricevuto un apposito tesserino dai servizi sociali, e possono passare due volte al mese dalle parti della sede di via Codelli. Per chi invece non è in grado di muoversi autonomamente, arriva in soccorso il servizio di distribuzione a domicilio dei prodotti da parte dei volontari della Croce Rossa. A completare gli spazi nella parte bassa dell’edificio, infine, due uffici e una classe dove si svolgono in particolare le lezioni di lingua italiana per gli stranieri, curate a turno da tre volontari appositamente formati.

Al piano superiore, invece, gli spazi più prettamente amministrativi: la sala riunioni, gli uffici di segreteria e presidenza. «Qui trova spazio anche l’ufficio dell’avvocato del Consiglio italiano per i rifugiati – spiega Pellegatti –, che fornisce assistenza legale due volte alla settimana, il martedì e il venerdì dalle 9.30 alle 12.30». Diversi anche i mezzi in dotazione al comitato: due furgoncini per la movimentazione di personale e prodotti, di cui uno attrezzato anche per fungere da stazione radio nelle situazioni di emergenza, e un’ambulanza per i trasporti sanitari programmati, sulla quale operano oltre all’autista anche un soccorritore e un infermiere. (m. b.)

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