In Fvg saldi d’inverno al via il 5 gennaio
Fissate le date per il 2018. Si riaccende il dibattito su un’eventuale riforma per contrastare la concorrenza veneta ed estera

TRIESTE La stagione dei saldi partirà il 5 gennaio. Lo ha stabilito la giunta regionale, che ha fissato nella sua ultima riunione i periodi nei quali potranno per l’appunto essere effettuate le vendite a prezzi ridotti, stabilendo gli intervalli di tempo per le liquidazioni invernali ed estive.
Come l’anno scorso, i negozianti potranno praticare prezzi ribassati dal 5 gennaio al 31 marzo, mentre la finestra estiva sarà aperta il 7 luglio e chiuderà il 30 settembre. La decisione, conforme a quanto deciso a livello nazionale dalla Conferenza delle regioni, è stata preceduta dalla consultazione delle rappresentanze territoriali degli esercenti e dei lavoratori del settore commercio, nonché dei consumatori. Una pratica, quest’ultima, reintrodotta dallo scorso anno dall’assessore alle attività produttive Sergio Bolzonello. Come sempre, il cambio della merce in saldo è a discrezione del commerciante e l’unica sostituzione garantita è quella di un prodotto difettoso, a patto che il cliente abbia logicamente conservato lo scontrino. I negozianti saranno obbligati a esporre il prezzo di partenza e quello finale, con l’indicazione dello sconto espresso in percentuale.
Al fine di poter disporre di un tempo utile per adempiere alle modalità di vendita previste per i saldi, nel quadro dell’accordo formalizzato in particolare tra Comune di Trieste e Confcommercio, i negozi potranno procedere alla prezzatura della merce in saldo nelle 48 ore antecedenti. In tal caso, dovrà essere preparato un cartello per spiegare ai clienti che l’applicazione degli sconti comincerà il 5 gennaio.
Molti esercizi hanno tuttavia cominciato a ribassare i propri prezzi già dall’inizio di dicembre. Pratica legittima, visto che la liberalizzazione del mercato consente vendite promozionali tutto l’anno. Mario Ulian, presidente di Federmoda Fvg, chiede allora alla prossima giunta regionale di «riflettere su una revisione del sistema di sconti, saldi e promozioni. Dobbiamo attrezzarci per la concorrenza di Asutria, Slovenia e Veneto, trovando il modo di essere attrattivi: o puntiamo sulle vendite promozionali libere tutto l’anno, che fanno decadere l’interesse per i saldi, o puntiamo sui saldi e allora serve maggiore regolamentazione».
Il presidente di Confcommercio Fvg Alberto Marchiori nota al proposito che «alcuni operatori vorrebbero l’eliminazione dei saldi ma la maggioranza dei nostri iscritti li difende. Intanto, però, pensiamo a chiudere bene queste festività, che costituiscono giornate importanti per lo shopping, con segnali che ci sembrano positivi». Marchiori confida che «quest’anno i saldi siano qualcosa di buono che vada ad aggiungersi e non un ribilanciamento di un andamento annuale poco propizio: il rilancio dei consumi non è tuttavia ancora avvenuto, ma ci auguriamo che questo sia l’anno buono per la ripresa, forti dell’ottimismo che i nostri imprenditori cominciano a manifestare».
Sensazioni positive condivise dal vicepresidente di Confcommercio Trieste, Franco Rigutti, che parla di «un dicembre con un buon andamento con la settimana natalizia frizzante: auspichiamo una conclusione con dati più che positivi in considerazione del richiamo turistico della città».
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