Miramare e musei di Trieste chiusi a Natale e Capodanno
Off limits anche l’accesso al parco della residenza di Massimiliano e Carlotta. L’ira degli operatori turistici: «Pessimo segnale». Contessa difende lo stop

TRIESTE Trieste vanta da pochi mesi il titolo di città turistica. Eppure affronta le giornate “clou” di questo periodo di festa con una mossa poco “attraente”: a Natale e a Capodanno, infatti, rimarranno chiusi i musei e persino il parco di Miramare. Un brutto colpo per migliaia di turisti che, in quelle giornate, dovranno rivedere i propri programmi, vagando alla ricerca di luoghi alternativi da visitare.
La notizia lascia di stucco anche gli operatori del settore che, per la fine dell’anno, hanno peraltro registrato il tutto esaurito. «Sono al corrente dello stop agli accessi anche a Miramare, parco compreso, perché la direzione del museo storico ci ha invitato a tenere abbassata la sbarra del parcheggio antistante nelle giornate del 25 dicembre e del 1° gennaio - spiega Umberto Malusà, presidente di Promotrieste, che gestisce anche quel parcheggio -. Lo stop a Capodanno è particolarmente infelice: trovare addirittura il parco chiuso è un pessimo segnale per una città che dichiara quotidianamente la sua vocazione turistica. Il fatto che Trieste vanti il riconoscimento di città turistica imporrebbe ai responsabili del patrimonio culturale cittadino di confrontasi anticipatamente e di valutare le diverse opzioni per giornate per le quali gli albergatori stanno annunciando da tempo il tutto esaurito».
Sulla stessa linea i rappresentanti delle guide turistiche, che per le giornate a cavallo della fine dell’anno hanno le agende piene zeppe di prenotazioni. «Anche dal punto di vista dei gruppi - specifica Francesca Pitacco, presidente dell'associazione Guide Turistiche del Friuli Venezia Giulia - registriamo una richiesta importante e assolutamente non in linea con gli anni passati: l’aumento di presenze in città è sensibile e in linea con il trend positivo di tutto l'anno». Alla luce di questo la prospettiva della chiusura a Capodanno dei musei, oltre che di altre realtà di grande appeal come ad esempio Eataly, per Pitacco è senz’altro negativa. «Tenere chiuse tante attrazioni e tanti contenitori è controproducente. Speriamo che in quella giornata possano essere i privati, ad esempio i caffè storici, a regalare ai turisti l'atmosfera di Trieste».
Critiche che però la numero uno del polo museale di Miramare respinte con forza. «La polemica non è accettabile - afferma replica Andreina Contessa, direttore del museo storico e del parco del castello -. Miramare chiude solo due giorni e in tutto il resto dell’anno è attivo 7 giorni su 7. Credo che questi due giorni di riposo a chi lavora debbano essere concessi senza polemiche».
Secondo il neopresidente di Federalberghi Guerrino Lanci, però, forse era il caso di valutare un giorno alternativo di chiusura. «Stando alle prenotazioni, sarebbe stato meglio chiudere la vigilia di Natale optando, - spiega - per l'apertura il 1° gennaio, almeno del parco, magari anche posticipata di qualche ora. Vogliamo una città che abbia una logica turistica che colga l'esigenza di offrire un'offerta culturale anche in giornate da tutto esaurito». «Da settimane gli alberghi annunciano l'overbooking per Capodanno - afferma Bruno Vesnaver, presidente Fipe -. Serve una pianificazione delle chiusure in modo da garantire un'accoglienza anche dal punto di vista dell'offerta culturale. L’aumento dei turisti di anno in anno è esponenziale - aggiunge - con le chiusure non andiamo da nessuna parte».
L’assessore comunale alla Cultura, Giorgio Rossi, concorda con le criticità evidenziate ma ricorda la necessità di fare i conti con i costi e l'organizzazione del lavoro, visto peraltro che alcuni servizi che riguardano i Civici Musei sono esternalizzati. «Per il futuro comunque dovremo muoverci nella direzione delle comunque prevedere l'apertura dei musei in giornate così importanti dal punto di vista turistico, orari più ampi e prezzi dei biglietti di accesso ridotti - dichiara -. L’avviato percorso di rilancio del nostro patrimonio culturale dovrà passare anche attraverso una maggiore flessibilità in tal senso ma anche attraverso una campagna marketing che promuova la città». I Civici Musei, chiusi come detto a Natale e primo gennaio, domani e il 31 dicembre chiuderanno anticipatamente alle 13.
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