TRIESTE Per un triestino su due la sicurezza è diminuita rispetto al passato: è la percezione che emerge dal sondaggio condotto online dall’Istituto Demopolis per Il Piccolo.
Il 61% degli intervistati dichiara di sentirsi comunque sicuro nella zona in cui vive.

L’indagine dell’Istituto diretto da Pietro Vento ha analizzato la graduatoria delle paure più avvertite dalle famiglie: prevale, per il 65%, il timore di subire furti o rapine in casa, ma anche scippi o aggressioni fuori dalle mura domestiche (56%). Il 40% degli intervistati teme molestie o violenze per sé o altri familiari, oltre un terzo paventa truffe informatiche.
In ragione di tali apprensioni, si argomentano le priorità indicate per il Governo del Paese. Rilanciare economia ed occupazione resta il primo obiettivo per 7 cittadini su 10 intervistati da Demopolis. Migliorare la gestione dell’immigrazione (61%) ed incrementare la sicurezza (58%) sono oggi la seconda e la terza priorità nell’agenda dei triestini. Il 57% sollecita la riduzione della pressione fiscale, mentre il 40% indica la necessità di aumentare l’efficienza della sanità pubblica.
La gestione della presenza di immigrati nel nostro Paese resta variabile problematica e che dimostra di accendere – fino ad esacerbarle – le preoccupazioni: il 76% ritiene che sia difficile integrare gli immigrati oltre un certo numero, il 65% si dichiara preoccupato per una presenza percepita oggi come incontrollata. Quasi 4 su 10 ammettono di nutrire un sentimento di paura nei confronti degli immigrati, mentre il 35% ne riconosce l’utilità per il mercato del lavoro e per le dinamiche produttive del Paese.
In questo contesto di marcate criticità e di possibili tensioni sociali, l’Unione Europea – nella percezione dell’opinione pubblica – non sembra aver assunto un ruolo apprezzabile. L’81% degli intervistati contesta le scelte dell’UE nella gestione dell’immigrazione.
Nota informativa - I dati sono tratti dal sondaggio realizzato dall'Istituto Demopolis, nel mese di dicembre 2017, tra i lettori online del Piccolo. Al campione complessivo di 1.800 rispondenti è stata applicata una ponderazione sulle variabili di quota in relazione al genere ed alla fascia di età. Approfondimenti su www.demopolis.it
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