Trieste, piazza Libertà e Montebello. Entro il mese il via alle gare
Nello spazio davanti alla Stazione cantiere aperto a metà del prossimo anno. Slitta al 2019 la riqualificazione della galleria tra piazza Foraggi e via Salata

Due dei più lenti cantieri della recente storia amministrativa triestina stanno per mettersi in moto allo scadere del 2017. Riflettori puntati su Piazza Libertà e su Galleria Montebello, entrambe bisognose - a diverso titolo - di energici lifting.
Partiranno prima i lavori di riqualificazione in Piazza Libertà, l’ampio spazio che si estende davanti alla Stazione Centrale. Il Comune bandirà la gara internazionale nelle prossime settimane, perchè AcegasApsAmga ha recapitato i progetti relativi ai cosiddetti sotto-servizi (allacciamento delle reti).
Quindi il quadro degli interventi da svolgere è completato: la tempistica, ipotizzata dai Lavori Pubblici municipali, prevede l’avvio effettivo dei lavori prima dell’estate 2018 da concludersi nel giro di un anno alla metà del 2019, con uno slittamento di circa sei mesi rispetto all’annuncio risalente allo scorso marzo. L’operazione, che sarà seguita in qualità di “rup” da Enrico Cortese, è finanziata da oltre 4 milioni di euro, provenienti soprattutto da antiche poste del governo centrale (2,3 milioni) e della Regione (1,5 milioni).
La notizia è emersa ieri mattina, a margine del dibattito in II e IV commissione consiliare coordinato dai presidenti Cason (Lista Dipiazza) e Babuder (FI), dedicato a una sessantina di modifiche del Piano triennale delle opere contenute nella variazione di bilancio che andrà probabilmente in aula la prossima settimana. I principali interventi sono stati illustrati dall’assessore Elisa Lodi e dal direttore dei Lavori pubblici Enrico Conte. Proprio sulla riqualificazione di piazza Libertà, nel 2017 viene applicato un avanzo vincolato di oltre 1,8 milioni di euro. La “cosmesi” di piazza Libertà danza sui tavoli comunali da 13 anni: il progetto, presentato a marzo, prospetta alcune innovazioni che riguarderanno l’inizio di viale Miramare, l’utilizzo di via Ghega, l’ampliamento dei marciapiedi, lo spostamento delle fermate dei bus.
Sempre a margine della commissione, un secondo annuncio ha riguardato la galleria Montebello, che collega piazza Foraggi a via Salata, un’infrastruttura fondamentale nella comunicazione tra il centro cittadino e la periferia meridionale. Anche in questo caso decollerà entro fine mese una gara per l’affidamento della progettazione: sarà un incarico decisamente corposo per un valore di circa 800 mila euro, che riguarderà un cantiere da 13 milioni, forse il più impegnativo tra quelli gestiti dal Comune. E anche in questo caso sarà inevitabile uno slittamento: l’avvio dei lavori si sposterà verso il 2019.
Una storia infinita quella della galleria, che necessita da anni di un intervento che le pesanti ripercussioni sul traffico urbano, gli “spazi finanziari” imposti dalla legge di stabilità, gli adeguamenti procedurali e progettuali hanno continuamente costretto/consigliato di procrastinare. Si pensi che il primo progetto era stato messo a punto nella primavera 2015. Così il dossier è rimbalzato dal Dipiazza 2° a Cosolini e da Cosolini al Dipiazza 3°. Adesso siamo alla stretta, perlomeno progettuale, che dovrà tenere conto di un fattore determinante: Dipiazza, per evitare ricadute difficilmente governabili sulla circolazione di auto e di bus (altrimenti dirottati su via dell’Istria, su via Baiamonti, sulla Grande Viabilità), ha preteso che i lavori all’interno della galleria si svolgano su una corsia e che il tunnel non venga chiuso. Non solo: in occasione di un incontro con l’associazione ciclisti Fiab, lo stesso sindaco ha assicurato che la galleria sarà dotata di due corsie per le biciclette.
Infine, tra i principali interventi su cui la giunta chiede via libera al consiglio, c’è il completamento della ristrutturazione riguardante l’ex istituto Carli in via del Teatro romano: in particolare, saranno risistemate le soffitte, che accoglieranno la sede delle rappresentanze sindacali. Spesa di 700 mila euro.
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