Parlamento e Regione. La corsa dei triestini a caccia di posti al sole
TRIESTE Il dem Rosato cercherà il bis a Roma. Concorrenza per Russo. La forzista Savino e il leghista Fedriga sospesi fra due opzioni

TRIESTE. Consiglieri e assessori comunali che aspirano a un posto in Regione. Parlamentari che lavorano per la ricandidatura. Partiti alle prese con la costruzione delle liste, anche se tutti giurano di non aver nemmeno incominciato a pensarci, sebbene l’avvicinarsi delle elezioni abbia messo già in moto, anche a Trieste, la corsa ad un posto al sole.
La situazione fra i dem
Nel Pd, Ettore Rosato ha reso nota l’intenzione di presentarsi al proporzionale alla Camera, rimanendo vago sulla possibilità di gareggiare anche al maggioritario: scarsa voglia di farsi misurare in una competizione in salita e necessità di tenere la casella libera per l’eventuale collocazione di un esponente di una forza alleata o di una personalità non legata ai partiti. Non si ripresenterà invece l’uscente Tamara Blazina, mentre Francesco Russo gioca per la riconferma al Senato, dove saranno i leader nazionali a decidere se la spunterà sui friulani Paolo Coppola e Franco Iacop nell’assegnazione del posto di capolista al proporzionale. Fra i dem si dice che Russo potrebbe anche essere interessato al Consiglio regionale, in assenza del biglietto per Roma. A puntare la Regione è invece l’ex sindaco Roberto Cosolini, forte di un numero cospicuo di preferenze. Improbabile invece il tentativo di bis in piazza Oberdan dell’assessore Gianni Torrenti, mentre ci pensano i consiglieri Franco Rotelli e Franco Codega. Ad assicurare la rappresentanza slovena sarà l’uscente Stefano Ukmar, probabilmente assieme a Igor Gabrovec, anche se l’Unione slovena non ha ancora sciolto la riserva sul rinnovo dell’alleanza con il Pd. Fra le “new entry” potrebbe infine presentarsi la segretaria regionale e consigliera comunale Antonella Grim.
Dai Cittadini alla sinistra
Se nel centrosinistra si dà per scontata la ricandidatura regionale di Emiliano Edera (Cittadini), alla sinistra dei dem lo scenario è magmatico. Il consigliere Giulio Lauri (Sel Fvg) guarda al rinnovo, senza escludere la presenza nel listino proporzionale, come potrebbero fare anche Sabrina Morena e il sindaco di Muggia Laura Marzi per garantire la rappresentanza di genere con una candidatura di servizio. Sul versante della sinistra anti Pd, si registrano poi i nomi dell’ex grillino Lorenzo Battista (Mdp), del segretario provinciale di Sinistra Italiana Alfredo Racovelli e degli esponenti di Possibile, Francesco Foti e Federico Buttò: figure spendibili sia a livello regionale che nazionale, sebbene con un impegno che si preannuncia di bandiera.
In casa forzista
Nel centrodestra, Forza Italia pare a sua volta voler riconfermare Sandra Savino a Roma, probabilmente con doppia candidatura al proporzionale e nell’uninominale: l’interessata preferirebbe la giunta regionale, ma l’ex senatore Giulio Camber la spinge a non disperdere le relazioni col livello nazionale. Lo stesso Camber è ritenuto da alcuni sul punto di rimettersi in gioco, ma lui continua a ripetere agli amici di considerare chiuso il ciclo in Parlamento. In Consiglio regionale, in caso di vittoria, gli azzurri triestini passerebbero da uno a tre: posti liberi, dal momento che Bruno Marini ha raggiunto il limite di mandati. Sullo scacchiere si muovono i consiglieri comunali Piero Camber ed Everest Bertoli, oltre all’ex consigliere regionale Piero Tononi: tutti in attesa di definire la propria situazione giudiziaria dopo le inchieste di “spese pazze”. Tra le donne si contano l’assessore Angela Brandi e la consigliera comunale Manuela Declich, che erediterebbe le preferenze di Marini, interessato a continuare la carriera politica come assessore comunale e regionale.
Leghisti e Fratelli d’Italia
La situazione in casa Lega è tutta legata al destino di Massimiliano Fedriga: se corresse per il Parlamento (sicuramente al proporzionale mentre l’uninominale andrebbe conteso a Savino), sarebbe il vicesindaco Pierpaolo Roberti a tentare la prova delle regionali. Con Fabio Tuiach autoeliminatosi dalla corsa, il Carroccio potrebbe puntare sul capogruppo in Comune Paolo Polidori, sugli assessori Serena Tonel e Luisa Polli o su Danilo Slokar, per assicurarsi un secondo seggio in Regione attraverso il gioco dei resti. Se Fedriga guidasse invece il centrodestra alla conquista del Fvg, potrebbe essere Roberti il nome triestino che il Carroccio giocherebbe nelle trattative per un posto a Roma, cui guarda con grande interesse anche il coordinatore regionale di Fdi Fabio Scoccimarro.
I moderati
L’asse moderato non potrà aspirare a seggi parlamentari. Alle regionali potrebbero correre nelle file di Autonomia responsabile l’assessore comunale Carlo Grilli, il consigliere regionale Giorgio Ret e l’ex consigliere comunale Paolo Rovis. Non risultano invece in attività referenti giuliani del Progetto Fvg di Sergio Bini.
I pentastellati
Il Movimento 5 Stelle cercherà infine di sublimare la delusione del doppio “tradimento” dei parlamentari Aris Prodani e Lorenzo Battista: favorito per le primarie è il fondatore Stefano Patuanelli, ex consigliere comunale a Trieste, cui si affiancheranno nomi tutti da scoprire. La selezione online funzionerà pure per le regionali, dove Andrea Ussai dovrebbe ottenere il via libera per un secondo mandato in Consiglio.
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