Stroncato maxitraffico di droga tra i giovani goriziani
Le indagini della Polizia di Stato, durate oltre due anni, hanno permesso di mettere fine all'attività di spaccio transfrontaliera, che coinvolgeva anche alcuni minori

Operazione anti-droga a Gorizia: il video della polizia
GORIZIA Un giovane agli arresti domiliari, un altro con obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria e altri quattro giovani indagati in attesa di processo penale. E' il bilancio dell'operazione anti-droga portata avanti dalla Polizia di Stato di Gorizia che ha così stroncato un traffico transfrontaliero di sostanze stupefacenti che venivano spacciate tra i giovani goriziani.
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L’indagine era partita nel lontano 2015 sulla base delle dichiarazioni rese da un giovane goriziano fermato con pochi grammi di marijuana in tasca mentre usciva dalla casa di un amico dal quale, disse allora, negli ultimi tre mesi si era rifornito almeno una ventina di volte. L’escalation era poi progredita velocemente, tanto che il giovane accumulò un debito di circa 1350 euro. La spinta a parlare con la polizia arrivò dopo una serie di minacce subite su Facebook e un pestaggio avvenuto nel gennaio 2016 proprio a causa della somma dovuta allo spacciatore.
Dalle indagini, supportate da intercettazioni telefoniche, era emerso il contesto dell’attività criminale in atto, composto dallo stesso comune spacciatore e due componenti: un sodalizio criminale che operava in Slovenia, con diversi collaboratori in Italia, tra cui alcuni minori, e parallelamente un gruppo formato da quattro giovani goriziani che, a loro volta, frequentavano lo spacciatore sloveno.
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L'attività del primo gruppo, quello dei minorenni, era stata stroncata lo scotso dicembre. Il 25 settembre scorso, invece, il principale indagato, ovvero lo spacciatore sloveno, è stato catturato dalla polizia slovena in un albergo vicino a Celje in esecuzione del mandato di arresto europeo richiesto dalla Procura della Repubblica di Gorizia nei suoi confronti e si trova ancora in carcere in Slovenia in attesa dell’esito del procedimento di estradizione.
Gli interrogatori degli indagati hanno confermato l'esistenza di una cantina in cuiil gruppo di amici, tutti goriziani nati alla fine degli anni Novanta, goriziani, si ritrovavano per giocare alla play station e dove non mancava mai la marijuana da fumare, fino ad una ventina di grammi per volta. Il luogo era anche deputato a prendere accordi per recarsi poi dagli amici nella vicina Slovenia e in particolare dallo spacciatore, rintracciabile nei pressi della scuola di Salcano o allo skate park di Nova Gorica.
Ttra gli altri particolari interessanti si è scoperta l’esistenza di una piccola piantagione artigianale di marijuana in Slovenia, vicino a Lokvica sul carso isontino, dove i giovani si dilettavano in tutte le fasi della produzione, dalla semina, alla coltivazione e alla raccolta del prodotto consumato direttamente.
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