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Bora oltre i 120 km/h a Trieste: decine di interventi nella notte

Riaperte nel tardo pomeriggio di mercoledì le strade che erano state chiuse per interventi di messa in sicurezza. Platano crolla sul distributore di benzina Tamoil di Barcola, all'altezza della pineta. Decine di interventi nella notte dal Carso al centro città. Giardini chiusi. La morsa non si allenterà prima del weekend. Porto paralizzato.

3 minuti di lettura

TRIESTE Quella tra martedì 14 e mercoledì 15 novembre è stata la terza notte all'insegna della bora forte a Trieste, con raffiche che hanno superato i 120 km/h e costretto i vigili del fuoco a decine di interventi (35 nella notte, 60 nella giornata e una quarantina quelli in coda) in svariate zone della città: complessivamente sono stati sinora almeno 250 gli interventi dei Vigili del Fuoco in tre giorni con forte impegno anche da parte della Polizia locale.

Per far fronte alle richieste di soccorso, è stato richiamato personale libero dal servizio e sul territorio provinciale stanno operando 6 squadre (4 dalla sede centrale e 2 dai distaccamenti di Opicina e Muggia) alle quali vanno aggiunte 1 autogru e 1 autoscala dalla sede Centrale più 1 autoscala giunta in supporto dal comando provinciale vigili del fuoco di Gorizia.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Trieste, albero sul tetto delle ex Scuderie di Miramare. Chiuso l'accesso "basso" del Castello]]

Dopo le 14.35 di mercoledì è stata chiusa in entrambi i sensi di marcia Strada di Cattinara, da piazzale De Gasperi fino a Strada di Fiume: la copertura di un tetto è volata sulla strada. La strada è stata riaperta alle 16. Chiuso per un breve tempo anche passeggio Sant'Andrea da largo Irneri a largo Alessi per la caduta di un albero. Alle 16 è stata chiusa via Commerciale nel tratto tra via Pauliana e via Rittmeyer, riaperta anch'essa  dopo poco. In generale, tutte le strade interessate, nel pomeriggio di mercoledì, da interventi di messa in sicurezza, sono state riaperte in serata, appena finite le operazioni.

Un grosso platano è caduto sul distributore di benzina Tamoil di Barcola, all'altezza della pineta. Sul posto sono intervenuti alle 17 di mercoledì i vigili del fuoco con una speciale gru per rimuovere il pesante ostacolo. L'intervento non ha comunque comportato la chiusura di viale MIramare.

[[(MediaPublishingQueue2014v1) Trieste, platano crolla sul distributore di benzina]]

Intorno alle 18.30 i pompieri si sono dovuti spostare sulle Rive, all'altezza del molo Pescheria, dove una Smart parcheggiata senza freno a mano è finita in mare, spinta evidentemente anche dalle forti raffiche di bora.

[[(MediaPublishingQueue2014v1) Trieste, la bora spinge una Smart in mare]]

I problemi di viabilità sono iniziati già nella serata di martedì, quando era stato chiuso il tratto finale di via Molino a Vento, da piazza Garibaldi a via Montecchi, a causa della caduta di intonaci. Una chiusura che aveva comportato anche la deviazione delle linee della Trieste Trasporti 33,37, 48 e la serale C per Cattinara. La strada è stata ora riaperta al traffico veicolare.

L'emergenza poi si è spostata su altri fronti: via Romagna è stata chiusa per un'ora attorno alla mezzanotte e mezza a causa di una barra metallica caduta sulla carreggiata: sul posto i vigili del fuoco e la polizia locale. Attorno a quell'ora un albero è caduto nel bel mezzo della strada per Moccò danneggiando un'auto in transito, fortunatamente, pare, senza provocare feriti. Un altro albero è caduto in viale Miramare.

Mercoledì attorno all'una del mattino un enorme albero è caduto in via Carbonara, in prossimità del civico 6, distruggendo completamente un'auto in sosta e danneggiandone un'altra. La strada, una laterale di via D'Alviano, è stata chiusa al traffico e transennata.

[[(Video) Bora e pioggia a Trieste: allagamenti e nevischio sul Carso]]

Danni anche per alcuni scooter parcheggiati sulla strada in via Ferluga, in prossimità del civico 29, colpiti da alcuni rami caduti. Un altro albero è caduto in via Marchesetti mentre in via dell'Istria i vigili del fuoco sono intervenuti per un cartellone pubblicitario pericolante.

Difficoltà anche all’interno del porto di Trieste per la movimentazione delle merci. Il Molo VII è praticamente bloccato come tutti gli altri terminal, ferme anche alcune linee con accumulo di lavoro e navi al largo inoperose. A ciò si aggiungono anche alcuni danni causati dalla bora alle strutture. 

[[(Video) Trieste, tramonto sotto bora: spettacolo ipnotizzante]]

Intanto la chiusura di tutti i giardini pubblici di Trieste è stata prorogata a giovedì 16 novembre.

Ancora chiusa la mostra alle ex scuderie di Miramare almeno fino a venerdì, dopo il crollo dell'albero sul tetto avvenuto nella giornata di martedì.

[[(MediaPublishingQueue2014v1) Bora a Trieste, albero sul tetto delle scuderie di Miramare]]

Anche nella giornata di mercoledì 15 novembre, insomma, la bora ha continuato a farla da padrone con raffiche che hanno superato, come previsto dall’Osmer regionale, i 110 km/h, in particolare al mattino.

Giovedì le cose non cambieranno molto: sulla costa la bora continuerà a soffiare forte, per poi iniziare a calare di intensità nel pomeriggio, rimanendo comunque sostenuta fino a venerdì, quando l’Osmer parla di vento “moderato” su pianura e costa. Le raffiche non lasceranno Trieste nemmeno nella giornata di sabato.

Giovedì in Friuli Venezia Giulia il tempo sarà variabile, con cielo sereno al mattino e una maggior nuvolosità in particolare sulle Alpi Giulie. Le temperature minime saranno il leggero aumento sulla costa, dai 5/8 gradi di mercoledì agli 8/10 di giovedì, mentre le massime si attesteranno attorno ai 10/12 gradi.

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