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Trieste, il Pd “atipico” incorona un orlandiano

Ressani nuovo segretario: «Lotteremo uniti per le regionali e contro Dipiazza» Suddivisione di incarichi fra le anime di partito. Attriti sul “caso Toncelli”

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Con un segretario orlandiano, Mdp inesistente e l’area ex democristiana divisa in due fronti, il Partito democratico triestino si conferma atipico rispetto agli equilibri generali del Pd.

L’assemblea provinciale del partito ha incoronato ieri sera Giancarlo Ressani come nuovo segretario. Il giovane esponente orlandiano (35 anni) ha rivolto alla platea un appello all’unità contro la destra, «perché i nostri nemici stanno là, e non a sinistra», ha detto. Vice segretaria è stata proclamata Melania Salina.

Sì è riconfigurata così la distribuzione degli incarichi nel partito triestino: segreteria agli orlandiani (maggioranza relativa in congresso), ampia rappresentanza ai renziani-rosatiani in segreteria. La presidenza dell’assemblea è stata invece affidata ad Anna Bonuomo, esponente dell’anima lettiana del partito, che a Trieste fa capo al senatore Francesco Russo.



Ieri è stata anche la serata d’esordio della nuova versione, liofilizzata, dell’assemblea, passata da 60 a 80 membri.

Hanno preso parte all’assise tutti i nomi di punta del partito: in platea sedevano tra gli altri la segretaria regionale Antonella Grim, l’ex sindaco Roberto Cosolini, gli eletti del consiglio comunale, la segretaria uscente Adele Pino, l’ex sindaco di Muggia Nerio Nesladek, l’ex assessore Roberto Treu, l’ex parlamentare europeo Giorgio Rossetti. In sala anche il presidente Pd Fvg Salvatore Spitaleri. Non ultimo c’era Mitia Gialuz, presidente della Barcolana e compagno della presidente regionale Debora Serracchiani.

L’assemblea si è svolta senza grandi omaggi alla liturgia della politica, con applausi distribuiti quanto basta, interventi pacati, poca o nessuna polemica.

Nel suo discorso Ressani ha allungato lo sguardo fino alle prossime amministrative cittadine: «Lavoreremo per riconquistare Trieste: la città è sporca, afflitta da cantieri irrisolti e priva di prospettive su tutto, dal Porto Vecchio alla Ferriera. All’inefficienza e all’inerzia della giunta Dipiazza noi contrapporremo le idee, organizzando un’opposizione serrata. E le sfide dovranno essere affrontate con i nostri alleati di sempre».

Parlando di elezioni il neo-segretario è incappato in un piccolo lapsus, dicendo che bisognerà riprendere la città «alle comunali del 2011». Dalla prima fila Cosolini ha colto la palla al balzo: «Quel gavemo zà fato». Ressani ha proseguito dicendo che «le recenti scissioni fanno piangere il cuore» e auspicando un lavoro unitario in vista delle regionali: «Credo sia compito del partito provinciale di Trieste sostenere con forza l’opera svolta in questi anni dalla giunta Serracchiani, che è risultata decisiva per Trieste».

Un paio di guizzi si son visti nei riferimenti impliciti che tanto Ressani, quanto Grim, hanno fatto alla scelta del consigliere Marco Toncelli di non lasciare l’aula del consiglio comunale (lunedì scorso), mentre tutto il gruppo usciva in protesta verso le parole dell’ex leghista Fabio Tuiach sul femminicidio.

Ha detto Ressani: «Mi auguro che recenti prese di posizione individuali, specie su temi che riguardano la dignità delle donne, siano solo il frutto di uno svarione momentaneo, e non si ripresentino mai più». Grim ha dichiarato: «Abbiamo fatto bene a lasciare l’aula, era il minimo che potevamo fare per rispetto dei cittadini e delle vittime della violenza sulle donne». All’assemblea è stato anche sottoposto un ordine del giorno che riprendeva i temi della mozione presentata dal Pd in consiglio sul femminicidio.

Tutti segnali del fatto che l’uscita del consigliere russiano non è stata molto apprezzata.

Nella nuova segreteria siedono Adele Pino, Maria Luisa Paglia, Walter Godina e Marina Coricciati (già nella segreteria uscente e quindi riconfermati) e Laura Famulari, Maria Grazia Cogliati Dezza, Luca Bressan, Manuel Zerjul, Valentina Repini.
 

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